Hotel Sollievo chiuso per 5 giorni notificata l’ordinanza del prefetto

MONTEGROTTO TERME

La polizia locale di Montegrotto ha notificato ieri mattina al legale rappresentante dell’Hotel Sollievo Matteo Moretti un ordine di chiusura per la durata di cinque giorni come sanzione per le accertate violazioni delle prescrizioni contenute nei decreti anti Covid 19.

Nonostante i decreti abbiano disposto la chiusura delle piscine e di tutte le attività di Spa, consentendo solo l’apertura delle strutture a persone che possano dimostrare di dovervi soggiornare per motivi di necessità e l’erogazione di servizi sanitari contenuti nei livelli essenziali di assistenza (Lea) con ricetta medica, nei due controlli effettuati lo scorso fine settimana dalla polizia locale sono stati trovati due minorenni nella piscina scoperta e due persone nella sauna sabato pomeriggio e sette persone in piscina domenica mattina.

I verbali di ispezione della Polizia locale sono stati trasmessi al Prefetto che ieri ha firmato l’ordinanza di chiusura notificata questa mattina.

«Come ovvio, chi non rispetta le regole», commenta il sindaco Riccardo Mortandello, «viene sanzionato e punito». Per consentire agli eventuali ospiti della struttura di individuare soluzioni di alloggio alternative, il provvedimento avrà efficacia a partire da lunedì prossimo, 23 marzo. «La tesi sostenuta nei giorni scorsi sulla stampa dall’amministratore unico della Solgest, società che gestisce l’Hotel Sollievo, Matteo Moretti, secondo cui i bagni in piscina termale costituiscono un’attività sanitaria consentita dei decreti è falsa. Il prefetto non gli ha dato nessun via libera anzi, con provvedimento firmato giovedì e notificato venerdì, ha disposto la chiusura totale non solo dell’attività termale ma anche di quella ricettiva», spiega il comandante della polizia locale, Maurizio Cavatton.

La chiusura dell’attività, che ha natura sanzionatoria, avrà decorrenza da lunedì 23 marzo, per dare tempo agli ospiti di organizzarsi diversamente, è avrà la durata di cinque giorni. «Da subito», precisa Cavatton, «dovrà comunque, essere sospesa l’attività termale, del centro benessere e delle piscine, non perché lo dispone il prefetto ma perché era così da prima ed è così anche adesso per espressa previsione del Dpcm. Non è neppure vero, che sia l’unica attività alberghiera rimasta aperta nel bacino termale perché a Montegrotto sono aperti anche il Grand Hotel e il Millepini e anche ad Abano ci sono alcune strutture aperte. La differenza sta nel fatto che queste strutture, correttamente, mantengono attiva solo l’attività ricettiva».

L’ordinanza del prefetto avverte anche che l’inosservanza del provvedimento comporterà il deferimento all’autorità giudiziaria. «Questo significa», avverte Maurizio Cavatton, «che se l’Hotel Sollievo non dovesse sospendere l’attività per il periodo disposto dal prefetto incorrerà nella revoca della licenza per abuso da parte del titolare. Penalmente potrebbe essere perseguito ai sensi del Codice Penale, che prevede che chiunque cagioni un’epidemia con la diffusione di germi patogeni, sarà punito con la reclusione da uno a cinque anni». —

F.FR.

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