I bimbi di Chernobyl: «Grazie Livingston»

OSPEDALETTO EUGANEO. Il loro visto scadrà oggi e a riportarli in patria doveva essere la Windjet. Peccato che si tratti dell’ormai nota compagnia low cost sull'orlo del fallimento, compagnia che ha sospeso i voli alla vigilia di Ferragosto seminando il panico fra migliaia di viaggiatori. Tra questi anche 22 bambini orfani di Chernobyl ospiti ad Ospedaletto Euganeo e in altri Comuni veneti, che stanno facendo i salti mortali per tornare in Ucraina. La vicenda, fortunatamente, è andata a buon fine. Il gruppo di bambini è nella Bassa Padovana grazie all’associazione “Abc – Amici dei bambini di Chernobyl”, onlus che da anni ospita i ragazzini ucraini per un periodo di “disintossicazione”, lontano dal luogo che 26 anni fu teatro di un disastro nucleare. «Questi bimbi erano da noi da una decina di settimane e il loro imbarco verso l’Ucraina era previsto per giovedì (oggi, ndr), giorno in cui scade anche il loro visto» spiega Leonardo Baratto, presidente dell’associazione «Quando abbiamo appurato il tracollo di Windjet, con cui questi ragazzini dovevano viaggiare, ci siamo attivati per risolvere la situazione».
Il gruppo ha stretto contatti con il Consolato dell’Ucraina, ma anche quello di Milano e quello onorario di Padova. «Speravamo di ottenere un contratto con un’altra compagnia a dei prezzi scontati, visto che queste famiglie hanno già sostenuto spese importanti, e invece abbiamo ricevuto un supporto ancora maggiore», spiega Baratto. I 22 bimbi ucraini, assieme all’accompagnatore, saranno ospiti della compagnia aerea Livingston, che provvederà a titolo gratuito al loro viaggio. A comunicarlo è la stessa compagnia: «Abbiamo accolto la richiesta di aiuto giunta dal Consolato dell'Ucraina e dall'Enac. I bambini torneranno a Kiev con il volo JN 742 in partenza da Rimini il 23 agosto alle 9.30». La stessa compagnia, dall'entrata in vigore del piano d'emergenza dell'Enac per la riprotezione dei passeggeri dei voli Windjet, ha effettuato più di 60 voli straordinari. (n.c.)
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