Il dentista è gratis per i più poveri

ARCELLA. Cure odontoiatriche gratuite per le persone più povere nel nuovo ambulatorio dell’Arcella. L’iniziativa è di Caritas, Cuamm (Medici per l’Africa), Fondazione della Cassa di Risparmio e...
Di Felice Paduano
MARIAN - INAUGURAZIONE STUDIO ODONTOIATRICO CARITAS.
MARIAN - INAUGURAZIONE STUDIO ODONTOIATRICO CARITAS.

ARCELLA. Cure odontoiatriche gratuite per le persone più povere nel nuovo ambulatorio dell’Arcella. L’iniziativa è di Caritas, Cuamm (Medici per l’Africa), Fondazione della Cassa di Risparmio e amministrazione comunale. Il poliambulatorio specializzato in Odontoiatria, aperto 1998 in via Duprè 26, è dunque aperto alle persone disagiate che vengono curate gratuitamente da medici volontari dopo aver ottenuto dalla Caritas uno speciale tesserino sanitario che dura sei mesi e che può essere prorogato. Il centro dentale interamente rinnovato e dotato di nuovi macchinari, è stato inaugurato alla presenza dell’assessore ai servizi sociali ed all’istruzione Alessandra Brunetti, di don Luca Facco della Caritas, di Dante Carraro del Cuamm e di Matteo Segafredo della Fondazione Cariparo (che ha stanziato 13 mila euro).

Presenti anche suor Lia, responsabile delle Cucine Popolari, don Paolo Doni, il parroco della chiesa di San Carlo e Sara Ferrari, coordinatrice dei servizi sociali della Diocesi. Prima delle benedizione del nuovo ambulatorio dentistico e della recita del Padre Nostro da parte dei presenti, è toccato al direttore sanitario Riad Zabadneh (un odontoiatra originario della Siria con alle spalle due missioni umanitarie in Bosnia), spiegare l’andamento negli anni del poliambulatorio.

All’inizio i pazienti erano solo immigrati, tra i quali tanti senza lavoro e senza ancora il permesso di soggiorno. Adesso, invece, i padovani che si rivolgono al centro di via Duprè costituiscono il 25% dei pazienti. Il crescente afflusso degli italiani è cominciato nel 2009, anno cruciale per la crisi economica. Il 23% dei pazienti è formato da marocchini, seguono nigeriani, albanesi, rumeni, moldavi. Nessun cinese. La stragrande maggioranza sono donne, tra cui tantissime badanti e colf, che hanno tra i 20 ed i 50 anni. Complessivamente, nel 2013, gli utenti sono stati 948. Naturalmente anche al centro della Caritas-Cuamm bisogna sottoporsi alle liste d’attesa. «Anche la nuova amministrazione comunale sarà sempre in prima linea per affrontare, con strutture e servizi adeguati, le vecchie e le nuove povertà», ha detto l’assessore Brunetti, «Sia che i poveri siano padovani o immigrati arrivati da lontano, il Comune, a fianco della Chiesa e delle associazioni di solidarietà, farà sempre la sua parte per sostenere chi ha bisogno delle istituzioni pubbliche».

Molto apprezzato anche il discorso di don Luca Facco: «Noi della Caritas realizziamo il messaggio di Cristo contenuto nel Vangelo». ha sottolineato il rappresentante della Diocesi, «Davanti ai bisogni dei poveri non possiamo e non dobbiamo mai girarci dall’altra parte. Peraltro questa è la prima volta di una collaborazione fattiva con la nuova amministrazione, che si è insediata a Palazzo Moroni».

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