Il dolore delle insegnanti: «Buono e timido Ironico, sei stato un grande guerriero»

Il banco in terza AU rimarrà vuoto ma il ricordo di Jacopo non svanirà. Specialmente nel cuore di chi in questi anni, all’istituto tecnico Cardano, ha condiviso con lui la quotidianità dell’insegnamen...

Il banco in terza AU rimarrà vuoto ma il ricordo di Jacopo non svanirà. Specialmente nel cuore di chi in questi anni, all’istituto tecnico Cardano, ha condiviso con lui la quotidianità dell’insegnamento. «Voglio ricordarti così», dice Alina Scalora, attuale professoressa di Lettere, «con il viso dolce e gli occhi vivaci, con lo sguardo pieno di speranze, ricco di sogni, di vita. Voglio ricordarti come il ragazzo sensibile, dal sorriso appena accennato. Voglio ricordare la tua timidezza e la tua fragilità, ma anche il grande guerriero che sei stato. Hai perso la guerra contro il mostro, ma hai lottato con dignità e coraggio, il coraggio che solo gli eroi conoscono. Ti ricorderemo sempre così Jacopo e sarà nostra cura custodirti nel cuore».

«Jacopo» ricorda Sofia Tisato, anche lei insegnante di Lettere, «è stato mio alunno per tutto il biennio. Era un ragazzo molto buono, apprezzato da tutti i compagni, con i suoi modi semplici e diretti. Aveva una grande voglia di migliorare, anche quando le materie non erano il suo forte, si impegnava sempre. L’ho sentito l’ultima volta a Natale via email: non sapevo cosa dirgli, ma lui si è preoccupato soprattutto di ringraziarmi per averlo pensato. È stato un colpo terribile ricevere la notizia».

«Anch’io», aggiunge Chiara Marzola, «sono stata sua insegnante per i due anni del biennio. Fatica va un po’ con la matematica e faceva dell’ironia su sé stesso! Era molto ironico anche coi compagni, aveva sempre la battuta pronta, non gli sfuggiva niente. Anche quando l’ho visto in ospedale, si è rivolto ai medici quasi da pari chiedendo loro com’erano gli esami, voleva essere informato di tutto. Veramente un bel tipo! Nell’ultimo scambio di messaggi mi ha chiesto che libro stavo leggendo e di cosa parlava».

Tantissimi i messaggi di condoglianze sono arrivati ai famigliari, fra i più toccanti quello della sua ex compagna di banco Diletta Bettin: «Mi hai fatto dannare per due anni come vicino di banco ma il sorriso nessuno riusciva a levartelo. Una piccola peste che non stava mai ferma, persona dal cuore d’oro: riposa in pace piccolo, grande angelo». (al.ce. e a.ab.)

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