Il flauto di Momo, "Stille Nacht" e una bella storia d'integrazione

Tutti, come genitori o come studenti, abbiamo partecipato a un concerto di Natale. In questo caso ci sono le note di Stille Nacht suonato con i fiati. Eppure, questo breve video girato da Paola Viero, mamma di un ragazzo della scuola media ad indirizzo musicale Vivaldi di Padova, racconta una e tante storie. In primo piano c’è Momo, suo figlio, arrivato dalla Corno d’Africa quando aveva due anni, un ragazzino che nonostante le difficoltà motorie regala enormi soddisfazioni anche scolastiche ai genitori. Suona il suo flauto traverso con la testata curva, in modo da poterlo suonare bene anche da seduto. Attorno a lui i compagni di scuola che con la musica fanno squadra. “Ognuno ha il suo ruolo nel gruppo, tutti importanti”, spiega con grande orgoglio il professor Alberto Tecchiati, responsabile della sezione musicale. “Preparare un brano per il concerto del saggio, costringe ragazzi a collaborare, ad avere considerazioni gli uni degli altri, a rispettare il ruolo che ciascuno ha all’interno del gruppo. Per questo la musica, anche per l’inclusione anche per gli studenti che hanno bisogni speciali è uno straordinario strumento di coesione”. L’anno scorso Momo per il saggio finale doveva duettare con un compagno. Ma era un po’ strano che uno fosse seduto e l’altro in piedi: la soluzione è arrivata dal compagno già durante le prove: “Ti spiace se mi siedo anche io?”. La scuola media Vivaldi è stata la prima in Italia ad attivare una sperimentazione musicale, quasi 40 anni fa, nel 1977. Tra i suoi ex studenti ci sono molti che ormai sono diventati concertisti in giro per il mondo. “Da un ventennio la sperimentazione è stata istituzionalizzata in scuola a indirizzo musicale - racconta la dirigente, Concetta Ferrara - ma noi guardiamo sempre avanti: nell’altra sezione abbiamo attivato un corso di teatro, per fine anno i ragazzi allestiranno assieme un musical. Il nostro sogno è attivare una vera e propria sperimentazione di indirizzo teatrale, come per il musicale” (Silvia Giralucci)

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