Il nuovo complesso in via Canal fa crescere il campus umanistico

Il campus umanistico dell’Università di Padova continua a crescere, e lo fa restituendo alla città un altro dei suoi vuoti urbani. Grazie al via libera definitivo dal Comune per la riqualificazione e il recupero dell’area verde e degli edifici tra via Canal e via Campagnola, giunto con la convenzione firmata martedì scorso, l’ateneo tra pochi giorni potrà dare inizio ai lavori (la gara d’appalto si è già conclusa) che porteranno nuovi spazi agli studenti del dipartimento di Studi linguistici e letterari (Disll), e di quello di Filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata (Fisppa). «Andiamo a completare, assieme a Palazzo Maldura e al complesso Beato Pellegrino, un’area umanistica che continua ad aumentare il numero di iscritti», ha spiegato il rettore Rosario Rizzuto. «Un’operazione di cui beneficerà sia chi studia qui, che i dipartimenti di area scientifica, che avranno più spazio per loro. La nostra Università cresce nella piena sostenibilità economica e ambientale. Costruiamo edifici all’avanguardia, e soprattutto non consumiamo suolo, riqualificando spazi in disuso».
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo edificio prefabbricato dove realizzare due aule da 250 posti; un’altra aula della stessa dimensione verrà realizzata recuperando l’edificio lungo sul lato ovest, mentre le case a schiera lungo via Campagnola verranno ristrutturate per creare aule studio e polifunzionali. L’area circostante sarà attraversabile per tutto il giorno, con un varco pedonale che collegherà via Campagnola a via Canal, consentendo a chiunque di fruire degli spazi verdi presenti, e di accedere all’ex cimitero ebraico. «Per noi evitare il consumo di suolo è fondamentale», ha aggiunto il sindaco Sergio Giordani. «A volte prendo in giro il rettore dicendogli che ha il braccino corto, ma è veramente un bravo amministratore. È un bene che l’Università cresca, perché Padova senza studenti muore: senza di loro è come giocare una partita senza spettatori. Cercheremo di rendere proficuo questo sforzo, integrandolo nel progetto di riqualificazione di piazzale Mazzini e di piazza De Gasperi». «Quando lavoriamo assieme le cose si fanno velocemente», ha aggiunto Rizzuto, ringraziando la prorettrice all’edilizia Francesca Da Porto, giunta come lui a fine mandato. «È grazie alla qualità dei nostri progetti, frutto del lavoro del nostro personale, che siamo riusciti a ottenere in questi anni 40 milioni di finanziamenti ministeriali per l’edilizia». Non ha risparmiato elogi anche il neo-prefetto Raffaele Grassi, complimentandosi con il rettore per l’attività dell’ateneo. «Una comunione di intelligenze e iniziative che mettono l’Università al centro dello sviluppo della città. L’Università dissemina cultura, e la cultura afferma legalità e libertà». —
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