Il paese ricorda don Dino e gli intitola il patronato

SANTA MARGHERITA D’ADIGE. Lo aveva fortemente voluto e grazie a lui era cresciuto arricchendosi di attività e di occasioni. Ora porterà il suo nome per sempre: il patronato San Biagio di Santa Margherita d’Adige è stato intitolato ieri mattina (nella foto la cerimonia) a don Dino Breggion, per 23 anni parroco. Il religioso è mancato lo scorso ottobre a 87 anni. È stato parroco di Santa Margherita d’Adige dal 1984 al 2007. Nato ad Agna nel 1930, era stato ordinato prete il 10 luglio 1955. Il suo primo incarico era stato come cooperatore a Salboro, dal settembre 1955 fino al 1964. In quell’anno è diventato cooperatore a Bovolenta, quindi nel 1969 è arrivata la prima nomina a parroco di Cervarese Santa Croce, dove è rimasto per 15 anni. Dopo 23 anni a Santa Margherita d’Adige, si è ritirato a vita privata a Piove di Sacco. Ieri mattina l’intera comunità si è radunata per il toccante omaggio alla memoria del sacerdote. In piazza c’erano anche i familiari di don Dino, il sindaco Gianfranco Gusella, l’Avis comunale, la Protezione civile e la banda musicale di Carceri. «Don Dino è stato un papà, un nonno, un amico, un fratello, un confidente per tutti noi», è stato il messaggio del consiglio pastorale attraverso il vicepresidente Orietta Broggin. «Grazie a lui ci siamo arricchiti umanamente e spiritualmente». Nel corso della cerimonia, organizzata dall’associazione Noi San Biagio e dal suo responsabile Gianluca De Battisti, ha preso la parola anche il sindaco, che ha ringraziato don Dino per l’unità che ha garantito alla comunità. Don Davide Canazza ha benedetto la targa che ora porta il nuovo nome del patronato e che è stata scoperta da Armando Piovan, storico barista del centro parrocchiale e amico del religioso. (n.c.)
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