Il Pronto soccorso di Cittadella traslocato in 12 ore

Scattato il trasferimento nella sede moderna e funzionale. Alle 19 di ieri sono state spente le luci del vecchio reparto

CITTADELLA. Il pronto soccorso trasloca nella nuova sede di via Pilastroni. Dalle 7 di ieri, i vecchi ambulatori di Riva dell'Ospedale hanno ufficialmente chiuso i battenti, anche se le luci si sono definitivamente spente alle 19. Dopo anni di attesa, gli utenti dell'Alta Padovana hanno finalmente «spazi idonei e funzionali», annuncia il direttore generale Usl 15 Francesco Benazzi. «Ma il nostro lavoro non si esaurisce con l'apertura degli nuovi spazi, il prossimo passo sarà introdurre la figura dell'infermiere addetto ai codici bianchi, che rappresentano ancora la metà degli accessi».

Il pronto soccorso di Cittadella ha sfiorato lo scorso anno 33 mila accessi, su un totale di circa 70 mila nell'intera Usl. Il nuovo reparto si estende su una superficie di circa 3 mila metri quadrati; sulla sommità della struttura è stato costruito anche il nuovo elisoccorso. Quando l'intera piastra servizi sarà completata - l’investimento complessivo è di 23 milioni di euro - il pronto soccorso sarà collegato direttamente alle sale operatorie e alle terapie intensive. L’area dedicata all’emergenza è composta da una “shock-room”, da un ambulatorio chirurgico, due postazioni operative e da un’area per l’osservazione dei pazienti in codice rosso.

Ci sono, inoltre, 4 ambulatori separati, raggiungibili dalla sala d’attesa e dall’area triage, che garantiscono l’espletamento dell’attività di routine (codici verdi e bianchi) senza interferire con l’emergenza (codici gialli e rossi). Un pronto soccorso all'avanguardia, che pensa anche alle esigenze dei pazienti più piccoli: «È stata realizzata un’area dedicata ai bambini, decorata e arredata per loro, oltre a una sala riservata all’attesa dei familiari di pazienti in condizioni critiche», conclude il manager Usl 15. «È stata inoltre predisposta un’area ristoro per gli utenti in attesa di essere visitati dal personale medico, che potranno, tra l’altro, usufruire di box per ricaricare cellulari e tablet».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:sanità

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova