Impiegati Inps e Inpdap spazi a rischio in via Delù

Entro la fine del 2015 i 220 dipendenti di piazza Insurrezione saranno trasferiti Effetto della spending review: si risparmierà un canone annuo di 700 mila euro
PD 29 marzo 2006 G.M. Piazza Insurrezione (MILANESI) Piazza Insurrezione (MILANESI)
PD 29 marzo 2006 G.M. Piazza Insurrezione (MILANESI) Piazza Insurrezione (MILANESI)

Ormai è ufficiale. Al massimo entro la fine del 2015 tutti i 220 dipendenti della sede Inps di Piazza Insurrezione, costruita nel 1936 su progetto di Gino Peresutti ( lo stesso che ha ideato Cinecittà, a Roma) quando si chiamava ancora Piazza Spalato, si trasferiranno a lavorare all’interno del palazzo di via Delù, dove c’è sempre stata la sede provinciale dell’ex - Inpdap oggi inglobata nell’Inps. I motivi del trasferimento sono di natura strettamente economica ed hanno un rapporto diretto con la spending review decisa già anni addietro dal Governo.

Il palazzo Inpdap, sette piani, è rimasto di proprietà dell’Inps mentre la sede di Piazza Insurrezione è finita nelle mani della società immobiliare Champions Re, gestita dal finanziere padovano Fabio Parancola e dove tra i soci di minoranza ci sono anche i calciatori Giuseppe Iaquinta e Sebastian Giovinco.

Ogni anno l’Inps paga un canone di circa 700 mila euro e, quindi, prima si fa il trasferimento e più lo Stato ci guadagna. I lavori di ristrutturazione del palazzo di via Delù cominceranno già martedì 3 giugno. Di conseguenza, a partire da questa data, il servizio agli sportelli ex-Inpdap sono sospesi e tutti gli ex-dipendenti pubblici che di solito andavano ad effettuare le pratiche in quell’edificio, devono rivolgersi agli sportelli che si trovano nella sede Inps, in Piazza Insurrezione, aperti ogni giorno, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30. Gli uffici sono aperti anche al pomeriggio, dalle 13 alle 15, ma in questa fascia oraria vengono ricevuti solo gli utenti Inps ed Inpdap che si sono già prenotati con un preciso appuntamento telefonico.

«In questo modo gli utenti Inpdap non subiranno alcun tipo di disagio» sottolinea il direttore provinciale Dario Buonomo. «I pensionati degli enti pubblici, invece di recarsi in via Delù, verranno agli sportelli di Piazza Insurrezione».

L’accorpamento delle due sedi padovane, però, presenta un problema non di poco conto. Se si fa la somma tra i 220 dipendenti che lavorano agli sportelli ed agli uffici di Piazza Insurrezione ed i 60 colleghi di via Delù si arriva a 280 lavoratori, che non avranno gli spazi logistici sufficienti dove poter organizzare le rispettive mansioni quotidiane. E così già da circa un anno i tecnici addetti al trasferimento della sede del centro storico ed alla sistemazione definitiva in via Delù si stanno guardando intorno alla ricerca di un nuovo sito, sempre dalle parti della palazzina ex Inpdap, dove poter sistemare i dipendenti che resterebbero senz’ufficio o senza sportello. Da mesi tra l’Inps nazionale ed i dirigenti territoriali, che coordinano il Pra (Pubblico Registro Automobilistico), che si trova alla fine di via Scrovegni, a soli cinquanta metri dall’ingresso di quella che sarà la nuova sede unificata di Inps-Inpdap, è in corso una trattativa serrata per affittare all’ente previdenziale oggi guidato, dopo Mastrapasqua, dal commissario Vittorio Conti, il primo ed il secondo piano del Pra, i cui locali sono quasi tutti vuoti. La trattativa sembrava ad una svolta già due mesi fa, ma non è stato ancora messo nero su bianco.

Felice Paduano

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova