«Imprenditori responsabili del declino»

L’ex presidente di PadovaFiere Macola: «Mai un investimento, Confindustria sempre alla finestra»

Ferruccio Macola è stato presidente di PadovaFiere ininterrottamente dal 1996 al 2014. Dopo mesi di silenzio, interviene nel dibattito sul futuro di quella che è la seconda fiera più antica della penisola.

Macola, la responsabilità maggiore del declino attuale della fiera deve essere addebitata ai francesi di Gl Events?

«Siamo davanti ad un pre-giudizio grande come una montagna, che deve essere subito rimosso dal dibattito».

Ovvero?

«Se la Fiera di Padova è diventata quella che è attualmente le maggiori responsabilità vanno attribuite anche e specialmente agli imprenditoriali locali, che non hanno mai mosso un dito per radicarla sul territorio. Penso, ad esempio, alla Confindustria locale i cui esponenti più importanti sono rimasti sempre alla finestra e non hanno investito sulla fiera neanche un euro. I francesi, invece, ci hanno rimesso 20 milioni e, se le cose non sono andate come da programma la colpa non deve essere addossata a loro».

Ma in pochi anni PadovaFiere ha visto trasmigrare a Verona prima la fiera delle moto e poi quella delle bici. Per non parlare, poi, della perdita di Termoidraulica e del drastico ridimensionamento di Flormart e di Tecnobar & Food.

«Alcune manifestazioni importanti sono finite altrove con meccanismi non sempre chiari e trasparenti. E poi bisogna anche ricordare che il mercato, sia nazionale che internazionale, delle fiere ha subìto una trasformazione radicale in questi anni».

Cosa pensa di Geo?

«Mi sembrano persone competenti e capaci. Innanzitutto provengono già dal settore fieristico e hanno un’esperienza consolidata. Da quanto ho appreso dalla stampa locale mi sembra anche che abbiano le idee chiare, auguro loro un brillante avvenire».

Cosa consiglia ai soggetti che devono decidere come dovrà essere la fiera del futuro?

«Stop immediato alle conflittualità tra le diverse componenti. Solo Fernando Zilio, come presidente della Camera di commercio, sino a oggi ha dimostrato coerenza».

E il Centro congressi serve ancora?

«È necessario sia per il rilancio della fiera sia dell’economia locale».

Felice Paduano

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