Imu, a Padova si avvicina il lunedì nero: in 50 mila pagano 38,4 milioni

PADOVA. Si avvicina il lunedì nero delle tasse. Insieme ai regali di Natale, oltre 50mila padovani dovranno compilare il famoso F24 e pagare i restanti 38, 4 milioni di Imu che ancora mancano all’appello dopo la prima rata di giugno, per un gettito totale di 75, 6 milioni di euro.
Una cifra leggermente più alta rispetto allo scorso anno, dovuta però all’aumento delle aliquote sulle case di lusso, dallo 0,4 allo 0,6%, servito per garantire all’amministrazione la possibilità di azzerare completamente la Tasi. In tutto quindi entreranno nelle casse comunali 800mila euro in meno del 2018.
SCADENZA IL 16
Lunedì prossimo è previsto il termine ultimo per pagare l’Imu per 52. 500 padovani, che dovranno versare in totale quasi 40 milioni di euro nelle casse di Palazzo Moroni. Escludendo i proprietari di case di lusso, chi non ha subito significative modifiche della situazione economica, dovrà versare lo stesso importo dell’anno scorso. Dal Comune prevedono di incassare in tutto 38, 4 milioni di euro, quindi una media di circa 730 euro a contribuente.
A pagare saranno tutti i proprietari di immobili, inclusi i terreni e le aree fabbricabili, a qualsiasi uso destinati, compresi quelli strumentali, o alla cui produzione e scambio è diretta l’attività dell’impresa, oltre ai titolari di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie su immobili.
LA TASI
L’imposta sugli immobili (Imu) peserà per 430mila euro circa sulle abitazioni principali, 250mila euro per terreni agricoli, 2,8 milioni di euro per le aree fabbricabili, 4,7 milioni per fabbricati categoria D (alberghi, teatri, capannoni) e ben circa 67 milioni per seconde case, negozi, uffici e affitti a canone concordato.
La previsione di 75, 8 milioni di euro tiene conto dell’azzeramento della Tasi, riuscito all’amministrazione Giordani grazie all’incremento dell’aliquota Imu per le abitazioni principali di categoria Al, A8, A9 dallo 0, 4 % allo 0, 6% (come già detto, parliamo di case di lusso).
Praticamente per loro la Tasi sarà caricata sull’Imu. Stabilita quindi l’aliquota zero della Tasi per tutte le fattispecie imponibili sul territorio comunale, il tributo 2019 non è dovuto. La tassa per i servizi indivisibili è stato eliminata a dicembre dello scorso anno, permettendo così la detrazione anche agli ultimi rimasti a pagarla, ossia i proprietari di abitazioni di lusso e i divorziati.
DOVE E COME SI PAGA
Il versamento si effettua tramite il modello F24 in posta, in banca o per via telematica, oppure con il bollettino postale. Si può pagare l’Imu online sul sito del Comune (padovanet.it) attraverso il calcolo Iuc online 2019. Nella sezione Calcolo Imu, compilati i campi richiesti per il calcolo, è possibile pagare direttamente attraverso il “Paga F24 online” con l’utilizzo di una carta di credito.
EVASIONE
La lotta all’evasione fiscale inizia a dare risultati concreti. Negli ultimi due anni sono stati recuperati più di 5 milioni di tasse evase dal settore tributi di Palazzo Moroni, e quasi tutti provenienti proprio da Imu non pagato negli anni scorsi.
L’aumento degli accertamenti voluto dall’amministrazione ha determinato un netto aumento rispetto al biennio precedente. Una crescita attribuita al maggior numero di cartelle elaborate, passate dalle 498 di due anni fa, alle oltre mille tra 2018 e 2019. Infatti, nel 2016 il totale di risorse effettivamente raccolte era stato di 1,57 milioni di euro e nel 2017 di 3,5 milioni.
È lo stesso sindaco Sergio Giordani a dichiarare guerra agli evasori: «Ho chiesto il pugno di ferro» ha detto nei giorni scorsi, «è una questione di equità e giustizia. Purtroppo i dati ci dicono che gli evasori non sono pochi e questo non lo ritengo accettabile. Serve uno sforzo in più». Che significa più personale dedicato ai controlli incrociati delle dichiarazioni dei redditi.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova