In quattro sotto inchiesta per la morte dell’operaio nel piazzale della Ferrau
SELVAZZANO. Quattro indagati per omicidio colposo dopo l’incidente sul lavoro avvenuto nel cortile della Ferrau spa a Caselle di Selvazzano, costato la vita all’operaio bulgaro Georgiev Peycho Georgiev di 57 anni, residente nella frazione. Si tratta del legale rappresentante Alessandro Aghito (difensori i legali Nazzareno Stivanello e Matteo Conz); dell'operaio alla guida del Tir investitore Cristiano Finesso (avvocato Lucia Rupolo); del responsabile del Servizio di prevenzione Cesarino Pinton (avvocati Alberto Tenca e Anna Di Lorenzo); del direttore di stabilimento Andrea Carpenè. Il pm padovano Andrea Girlando, titolare dell’inchiesta, ha affidato una consulenza tecnica all’ingegnere veronese Luigi Cipriani: entro 60 giorni dovrà chiarire la dinamica dell’accaduto. E capire se la tragedia sia stata provocata da un errore umano oppure da un malfunzionamento del camion già dissequestrato. L’altro giorno sono state eseguite le prove tecniche sul mezzo: sarebbero emersi dei problemi all’impianto dei freni. Lo stesso Finesso, da qualche mese Rls (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza), aveva evidenziato all’azienda alcuni problemi del camion piuttosto vecchio, inutilizzabile su strada perché privo dei requisiti, impiegato solo nell’area aziendale tanto da essere affidato a Finesso che non ha la patente per guidare autocarri. Il 15 gennaio il mezzo era uscito dal magazzino guidato da Finesso a passo d’uomo, secondo quanto sostenuto dall’operaio e (sembra) confermato dalle telecamere. Avrebbe dovuto essere parcheggiato davanti alla parte posteriore di un altro mezzo, del quale la vittima stava sistemando il telone. Ma i freni, pur azionati, non avrebbero funzionato. Ed è stato centrato il 57enne spinto sotto il veicolo. La famiglia Georgiev si è costituita parte civile tutelata dai legali Ferdinando e Camilla Bonon con Chiara Bortolami. —
CRI.GEN.
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