«In quelle canzoni l'abc della vita»

In libreria «Vasco per maestro», una rivelazione
 
VENEZIA.
Vasco maestro di vita? «C'è chi dice no», ma anche chi pensa che sia «Un gran bel film», da raccontare. Ed è stato così per Moreno Pisto, 32 anni, giornalista di Riders, che dedica 150 pagine sincere («Vasco per maestro, tutto quello che ho imparato sulla vita e che spiegherò a mio figlio» in liberia da questa settimana, editore Sonzogno, con la prefazione firmata dal cantante) al secondogenito Orlando, che oggi compie 8 mesi, scritte quando il piccolo era nella pancia della mamma.  Pisto ha riascoltato l'intera discografia raccolta in una vita, ha messo su carta le frasi più significative e ha ripercorso la propria biografia con le parole del Komandante. Un libro affettuoso, a tratti commovente, un modo, forse, per esorcizzare l'arrivo di una nuova vita, occupando il tempo facendo quello che ti fa stare bene. Un padre che si mette a nudo con una sincerità disarmante: gli eccessi, le paure, le donne, la sindrome rara della figlia.  «Le sue canzoni non sono più sue, sono tue», dice. Pisto raggruppa per temi i successi del rocker, e li divide in 11 tracce più una inedita: le emozioni, le donne, il sesso, i sogni, citando interi pezzi di canzoni.  La «Vita spericolata» del Blasco è una provocazione, un modo per dire che «devi esser tu a decidere ciò che è giusto per te e ciò che non lo è». La vita «va vissuta al massimo, al massimo delle proprie emozioni». Le difficoltà ci sono e fanno male, ma bisogna affrontarle. Va bene la sana diversità e poi l'amore. L'amore è una sfida, la vita è «un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia».  Le donne arrivano nella traccia quattro. Ce ne sono di tutti i tipi. C'è l'«incredibile romantica», la nervosa, la delusa, l'«anima fragile», quella da sposare, c'è la più bella della scuola e poi ci sono «quelle che ti fanno cadere nella logica delle calze nere». Nella vita bisogna schierarsi. Pisto, quando Orlando sarà grande, non gli dirà vai piano, ma «Guarda dove vai». La vita è una magia. Vasco insegna: «Si dice sempre che il primo amore non si scorda mai, ma si finisce per scegliere, il secondo, il terzo, il quarto». E poi, che male c'è nel provare piacere? Le deviazioni? Tutti le hanno, pochi le ammettono, e il sesso è come la vita, «te lo devi gustare mentre lo fai».  Suo figlio è nato alle 7.55 di mattina. Alle 5, in sala travaglio, una piccola radio a muro ha passato «C'è chi dice no», la canzone che ha dato il titolo al primo album di Vasco, e che lo scrittore ha acquistato a 10 anni. Da quel momento la sua vita è diventata più rock.  Sei concerti, pedinamenti all'addetta stampa, mai una chiacchierata con il suo idolo, solo una stretta di mano e uno scambio di mail, fino al backstage di Torino dove è nata l'idea del libro. «Sono folle?» si chiede Pisto. «Forse, ma solo i folli sono stati capaci di modificare l'ordine delle cose». Standing ovation.

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