In viaggio da Padova a Roma, dimenticata in autogrill

PADOVA. Essere abbandonata in un autogrill dal pullman sul quale si viaggia, a pochi ma lontanissimi chilometri dalla propria destinazione. Senza punti di riferimento se non il numero dell’agenzia di trasporti che dà scacco matto alla speranza: «Signora, cerchi di raggiungere Roma da sola, non possiamo aiutarla». È quello che si è sentita rispondere Aida Kane, giovane senegalese che vive e lavora a Padova, dall’agenzia di trasporti low cost tedesca FlixBus.
Lo scorso 25 aprile Aida si è messa in viaggio per trascorrere tre settimane di vacanza nella capitale. «Siamo partiti da Padova alle 8 del mattino», racconta, «poco prima di raggiungere Roma, intorno alle 14, l’autista ci ha informati che facevamo una sosta di 15 minuti. Sono scesa, sono andata al bar, mentre ero in fila per la cassa ho visto l’autista entrare in bagno, ma non l’ho visto uscire. Quando mi sono diretta al pullman non ho più visto l’autobus. Ho pensato si fosse spostato, magari per fare carburante. Ma presto la situazione mi è stata chiara: mi avevano lasciata lì. Ho telefonato al numero trovato sul sito e la risposta della centralinista mi ha gelata: «Deve cercare di raggiungere Roma».
Sono stata scaricata dopo aver pagato regolarmente il biglietto (33,99 euro), con la mia valigia nel bagagliaio del pullman, in mezzo all’autostrada. Cosa avrei dovuto fare? L’autostop? Eravamo una ventina sul pullman, non era neanche pieno, non mi capacito come non si siano accorti della mia assenza? Molti camionisti hanno cercato di aiutarmi, hanno cercato qualcuno che andasse a Roma, dopo due ore ho visto fermarsi un altro mezzo FlixBus, andava anche questo a Roma, ma si fermava a Tiburtina e non Anagnina che era la mia stazione. Ho pensato che era comunque il modo più sicuro per raggiungere la meta. L’autista è stato molto disponibile e mi ha presa a bordo. Nel frattempo ho cercato di contattare ancora FlixBus per il mio bagaglio e di nuovo una doccia fredda: mi hanno consigliato di scaricare il modulo per recupero bagagli on line e contattare il servizio bagagli smarriti. Sto ancora aspettando la mia valigia e, ancora di più, delle scuse».
Le vacanze di Aida si sono precipitosamente ridotte da tre a una, ha dovuto comprare tutto, anche la biancheria, a Roma. Decisamente indignata ha richiamato gli uffici dell’azienda di Monaco per sentirsi dire ancora che non possono fare nulla. La compagnia economica vanta sul suo sito 250 mila collegamenti giornalieri, 1.700 destinazioni e 27 mete europee, ma soprattutto il 97% dei clienti soddisfatti: Aida fa parte a buon diritto del 3%.
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