Incarichi senza gara conto da un milione

La corte degli incaricati: un milione di euro speso in progettazione per le future opere della città. Plebiscito, Colbachini, parco Tito Livio e Arco di Giano tra i progetti più grossi avviati dall’amministrazione Bitonci e che dovranno essere portati avanti dal commissario Michele Penta, che oggi si insedia a Palazzo Moroni. Tutti incarichi al di sotto dei 40 mila euro (iva esclusa), quindi affidati senza gara. A parte quello da 237 mila euro assegnato alla Technital sulla base di un contenzioso giudiziario.
L’architetto del Plebiscito. È probabile che il suo lavoro non servirà più di tanto. Intanto Massimiliano Pagnin, architetto con studio in via San Salvatore a Camin, ha ricevuto da Palazzo Moroni ben 50 mila euro, suddivisi in 23 mila euro per lo studio preliminare e altri 27 mila per il progetto definitivo. Non c’è ancora però la progettazione esecutiva e questo dovrebbe bloccare l’opera.
Oltre a Pagnin però ci sono stati altri incarichi, tutti sotto soglia: l’architetto Marco De Poli (di San Martino di Lupari) ha ottenuto la progettazione dei parcheggi per un compenso di 37.308 euro, mentre l’ingegnere vicentino Pierdavide Scambi ha ricevuto 32 mila euro per la sistemazione delle gradinate, l’impianto di illuminazione e la videosorveglianza. Infine Delta Engineering srl di Albignasego ha avuto 18.600 euro per l’ideazione dei nuovi spogliatoi. In totale solo di progettazione per il nuovo stadio all’Arcella sono stati spesi oltre 130 mila euro.
Sport protagonista. Tra i grandi progetti della giunta Bitonci lo sport ha un ruolo da protagonista. A partire dalla riqualificazione dello stadio dell’atletica, il Colbachini in piazzale Azzurri d’Italia all’Arcella. Immaginare il recupero dell’impianto è costato 43.139 euro, assegnati all’architetto Gabriele Bassi, che dal 2013 è tecnico regionale per l’impiantistica sportiva del Coni Veneto. E ancora: per la riqualificazione degli impianti sportivi di Camin, del Palaindoor e del Raciti l’incarico da 2.537 euro è andato all’ingegner Aurelio Brunello, di Conselve.
Il parco senza alberi. Per il Parco Tito Livio, il famoso “parco senza alberi” che dovrebbe sorgere al posto di piazzale Boschetti, sono stati decisi due incarichi. L’architetto Lorenzo Attolico, docente di progettazione e composizione al Bo, e già ideatore della nuova piazza Portello, ha avuto il compito di disegnare il parco (nonostante il concorso di idee) per un compenso di 48.576 euro. Altri 58.848 euro sono andati invece alla Vs Associati di Marostica per il progetto preliminare della riqualificazione delle due palazzine liberty: si tratta dello studio di Giorgio Strappazzon, l’architetto che ha disegnato il nuovo orto botanico.
Strade e rotonde. Tanti anche gli incarichi per nuove strade e rotatorie, nell’ambito del grande piano della viabilità cittadina immaginato da Bitonci. Pur avendo il settore Mobilità eccellenti progettisti l’amministrazione appena decaduta ha deciso di affidarsi allo studio udinese Novarin sas per disegnare la nuova via Morgagni e la rotatoria con via Belzoni (18.410 euro); la rotatoria a forma di “sigaro” in via Venezia, davanti al Centro Giotto, è stata progettata invece dall’ingegner Rolando Tonin di Campodarsego (31.720 euro): è lo stesso professionista (che fino al 20 11 ha lavorato per la Idroesse) cui era stato affidato lo studio la stazione dell’alta velocità a San Lazzaro. E ancora: Marco Menegazzi e Fabio Michelon sono stati incaricati di progettare la nuova strada alternativa a via Pontevigodarzere, per 19.032 euro, incarico quasi “obbligato” visto che sono i progettisti del piano Pilli-Idrotermici sulla stessa area e mai realizzato per il fallimento delle imprese promotrici.
Il contezioso sull’Arco. C’è poi l’incarico di progettazione per l’ultimo tratto di Arco di Giano per 237.344 euro affidato alla Technital spa per risolvere un contenzioso legale, visto che l’impresa ha disegnato l’intera opera. C’è però un altro incarico di supporto al geometra Massimo Tabarin (già delegato alla direzione lavori della prima linea del tram) per 33.496 euro. In più la variante di via Friburgo verrà progettata dallo studio E-Farm engineering per 47.833 euro e dalla Geotecnica Veneta srl per altri 18.867 euro.
Le mura come a Cittadella. Infine un’ultima curiosità: il progetto del recupero e della valorizzazione turistica delle mura è stato affidato a Patrizia Valle (45 mila euro): è la stessa architetto veneziana che si occupò delle mura di Cittadella.
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