Ingaggi a orologeria e servizi-spezzatino «Così Etra aggirava le gare d’appalto»

Frazionamenti e affidamenti di lavori con meccanismi che tendono ad aggirare la gara d’appalto “aperta”. Etra è nel doppio mirino della procura contabile (Corte dei Conti) e della procura ordinaria (il pm Sergio Dini).
Meccanismi oliati
Si torna ai vecchi sistemi. In questi giorni si svolge la nuova gara “ristretta” con manifestazione d’interesse per affidare il servizio di riparazione e manutenzione dei mezzi pesanti oltre i 235 quintali, i camion che provvedono alla raccolta dei rifiuti per conto di Etra, la multiutility che raggruppa 75 Comuni fra Padovano, Vicentino e Trevigiano; 12 mesi la durata del servizio per 250 mila euro: Etra (appaltante) ha deciso di invitare le ditte ritenute più idonee nel mercato con la formula vince chi fa il prezzo più vantaggioso e garantisce determinati requisiti. Torna in gara Ecosoluzioni srl con sede a Piazzola in via Marconi, che aveva già agguantato il precedente contratto (207 mila euro per 12 mesi). Il presidente del consiglio di amministrazione è Michela Boron, consigliere Raffaella Vettore; il capitale sociale è di 100 mila euro di cui il 60% nelle mani di Fabrizio Boron, consigliere regionale e presidente della 5ª commissione (Sanità), l’altro 40% è della sorella Michela. Nelle scorse settimane le Fiamme Gialle hanno acquisito altri documenti (dal 2012 al 2016) relativi a gare per la raccolta rifiuti nei Comuni della cintura padovana, cui ha partecipato Ambiente Veneto srl, e ai contratti perfezionati con la stessa ditta. Presidente del cda di Ambiente Veneto srl (capitale sociale 100 mila euro) è Alberto Dalla Pozza; nello stesso cda siede Michela Boron e la srl condivide la sede con Ecosoluzioni srl, che ne ha l’intera proprietà. Ambiente Veneto aveva ottenuto una serie di proroghe dei servizi gestiti per conto di Etra fra il 2012 al 2016, per un circa un milione e 300 mila euro. Per quanto riguarda le proroghe, anche semestrali a favore di De Vizia Transfer per la raccolta rifiuti, la procura della Corte dei Conti ha contestato un danno erariale di oltre un milione e mezzo a 3 figure apicali Etra , il direttore generale Marco Bacchin; il coordinatore del Servizio approvvigionamento Leonardo Pieretti e quello dell’Ufficio gestione e controllo servizi ambientali Daniele Benin.
tangenti proposte
Il 22 marzo 2016 il presidente di Etra, Andrea Levorato, denuncia pressioni per favorire il sistema delle proroghe facendo scattare un’inchiesta per istigazione alla corruzione. È lui a raccontare un incontro con Enzo Targhetta (ex presidente Asi, partecipata di Etra) il 26 giugno 2015: «... Mi comunicava che il dg Bacchin e il dirigente Betto si erano lamentati perché non riuscivano ad avere un canale confidenziale con me. E consigliava di “essere più attento alle loro esigenze aziendali... Il 26 novembre venne e trovarmi in studio... Sapeva che erano in scadenza alcuni affidamenti di servizi... Disse “che se ci fossero state delle proroghe lunghe agli affidi in scadenza, ci sarebbe stato da passare bene il prossimo Natale... Mi disse che si riferiva alla società De Vizia e che se avessi prorogato il servizio mi avrebbero assicurato il 2 % dell’importo oggetto della proroga, mi specificò che la proroga doveva essere di almeno sei mesi, meglio se un anno o più». Il 17 febbraio 2016 nuovo incontro. Ancora Levorato: «(Targhetta) mi riferì che a seguito della proroga del contratto con De Vizia, questa aveva pagato una somma che lui voleva dividere con il sottoscritto. Io rifiutai. Targhetta con insistenza mi diceva che aveva ricevuto 5 mila euro dei quali 500 corrisposti a una persona incaricata di andarli a prelevare... Il resto li voleva dividere con me.. specificando di avere una busta con 2250 euro. L’8 marzo mi disse che aveva avuto un altro pagamento da De Vizia sempre di 5 mila euro. E che quando avessi voluto, era disponibile a corrispondermi sia la precedente quota da me rifiutata sia una parte del nuovo pagamento. Gli risposi che, di questa storia, non volevo più sentir parlare».
Battute intercettate
In un’intercettazione ambientale fra le carte delle Fiamme Gialle risulta che nel dicembre 2015 Targhetta fa una battuta con Francesco Betto direttore tecnico operativo di Etra: «Il presidente (Levorato) non è dei nostri...». Nel 2015 il consiglio di gestione rende più stringenti requisiti e criteri di partecipazione a una gara. Il provvedimento va al consiglio di sorveglianza (il parlamentino), che rispristina la situazione passata. È intercettata una battuta di Daniele Benin al dg Bacchin: «Gliela abbiamo messa in c... al consiglio». —
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