La casa non c'è, truffa agli studenti Erasmus

La pagina Facebook "Riverooms" proponeva gli alloggi, ma incassato l'anticipo gli interlocutori sparivano

PADOVA. Trovare un buon alloggio - e a prezzi convenienti - in una città universitaria non è mai facile. Lo è anche meno per uno studente straniero che arriva da lontano e a volte senza un punto d'appoggio. Su questa difficoltà è nato il business di "Riverooms", la pagina Facebook creata da un 29enne di Avellino e dalla sua compagna moldava (ma residente a Padova).

Attraverso la pagina, i due riuscivano ad "agganciare" gli studenti in arrivo a Padova e a proporre loro soluzioni di alloggio vantaggiose. Così vantaggiose da convincerli a farsi dare una caparra e la prima mensilità dell'affitto. Incassati i soldi, i due sparivano, lasciando senza casa gli universitari.

Qualche giorno fa una studentessa spagnola e una inglese sono riuscite a incastrare i due truffatori concordando l'appuntamento, ma chiamando anche la polizia che li ha denunciati. Al momento le truffe certificate sono tre, ai danni di una spagnola, di una inglese e anche di uno studente tedesco. Ma potrebbero essercene molti altri.

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