La drogheria “Ai due catini” è anche un libro

La storia del negozio vicino al Volto della Corda raccontato da chi gli vuole bene: «È un monumento»

Esiste un padovano che non conosce l’antica drogheria “Ai due catini d’oro” in piazza dei Frutti? Probabilmente no, ma finora non c’era un libro che ne raccontasse la storia.

Gli albori nel lontano 1400 quando era uno “spezziale” (vendeva solo spezie) e poi una lenta evoluzione accanto alla città, fino a vendere di tutto un po’ nella formula che conosciamo oggi. Il volume che ne narra la storia sarà presentato oggi pomeriggio, alle 17, nell’aula 1914 di via Raggio di sole, al civico 2. A cura di Emma Dal Zio e Andrea Ulandi con i contributi di Adriano Verdi, Mariella Michelon e Fabio Bordignon. La piccola bottega, nata sotto il nome di Dal Zio, per poi essere ribattezzata “Ai do caini”, è oggi presa di mira da stuoli di turisti che ne fotografano l’insegna e, qualche volta, si avventurano pure all’interno.

Ai piedi del palazzo del Consiglio, accanto al Volto della Corda, è familiare ai padovani quasi quanto il Salone, e Palazzo della Ragione. A quelli che sanno rinnovarsi pur rimanendo immutati, e a quelli che il black friday lo interpretano a modo loro con un’ombra di vino rosso, un panino con la soppressa e una partitona di briscola. «È un monumento», commenta Fabio Bordignon, collaboratore del volume dedicato alla drogheria e segretario del Comitato Mura, «nel senso più esteso e autentico del termine, un negozio antico ma ancora vivo e prezioso, che i padovani conoscono e frequentano perché insostituibile, perché ci si trova ancora l’introvabile, grazie anche alla sensibilità dei gestori attuali, che ne rispettano la tradizione. Finalmente un libro ne racconta le vicende, dal punto di vista della storia commerciale e familiare, ma anche nel contesto urbano nel quale si inserisce, quello delle piazze che da sempre caratterizza Padova».

Elvira Scigliano

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