«La tela di Balduina era nel luogo più protetto»

SANT’URBANO. «La tela di Balduina ha un valore inestimabile». Non c’è una cifra che possa quantificare il valore commerciale del dipinto “La Sacra Famiglia e San Simeone”, l’opera di Gerolamo da Treviso il Giovane (1498-1544) trafugata, nella notte tra sabato e domenica, dalla chiesa di Balduina, frazione di Sant’Urbano.
A dare l’idea del danno subito dalla parrocchia e dalla Diocesi è don Bruno Cogo, direttore dell’Ufficio diocesano dei Beni culturali: «Quanto vale quella tela? È una domanda che non può avere risposta. Valutare un dipinto di questo tipo è un’operazione inutile, visto che non è un’opera commercializzabile. I dipinti di Gerolamo il Giovane sono rarissimi, motivo per cui ogni pezzo è unico e invendibile. Non ho peraltro memoria di aste o vendite di dipinti attribuiti a questo pittore rinascimentale: non esiste alcuna stima economica per le sue opere. Con la sparizione di quest’opera si perde forse per sempre un pezzo di memoria legata al pittore trevigiano». Il furto della tela ha dell’incredibile per l’ufficio diocesano: «Non poteva stare in un posto più sicuro», conferma don Bruno, «l’opera era protetta da un sistema d’allarme, da sensori di movimento collegati ad un istituto di vigilanza e da una teca blindata, che nemmeno noi sapevamo come aprire. Si pensi che in più occasioni la tela ci era stata richiesta per alcune mostre internazionali, ma abbiamo sempre declinato l’invito proprio per la difficoltà nel rimuoverla da quella parete blindata». Il direttore lancia l’allarme: «Ci sentiamo sotto assedio. Non sappiamo più cosa fare per difendere i nostri tesori e la razzia di Balduina ne è un esempio: un dispositivo più sicuro di quello non c’era». Don Bruno lancia l’appello alle comunità parrocchiali: «Aiutateci a preservare i nostri beni, segnalando ogni anomalia a parroco e autorità. A Balduina sicuramente i ladri si sono mescolati ai fedeli chissà quante volte, perché per mettere in atto un colpo così perfetto la chiesa deve essere stata visitata in più occasioni». Chiude il sacerdote: «Il furto di Balduina è umiliantissimo, e più che una perdita economica è un oltraggio alla tradizione di un’intera comunità».
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