Le moto senza parcheggio occupano le strisce blu

ESTE. A.a.a. cercarsi posto per moto. Tra spazi di parcheggio improponibili e multe che nelle ultime settimane si moltiplicano, non è certamente una buona accoglienza quella che la città riserva ai centauri. E c’è chi ha deciso di rispondere con una “protesta civile” negli spazi riservati alle auto.
Con l’arrivo del bel tempo e dei weekend assolati, sono infatti numerosi i motociclisti che scelgono Este come meta: peccato che la cittadina riservi ben pochi angoli in cui posteggiare la propria motocicletta. Da tempo il Comune ha destinato alle due ruote una porzione di parcheggio sotto le mura. La scelta non è stata delle migliori, visto che il fondo in ghiaia rende assai scomode le operazioni di sistemazione delle moto. C’è chi, al ritorno in parcheggio, ha ritrovato la moto per terra, con tanto di graffi e danni alla carrozzeria. In assenza di spazi, i centauri lasciano il proprio mezzo in luoghi come l’ex chiesa di San Rocco, sotto la Porta Vecchia o ancora nella piazzetta di vicolo Da Carrara. Spazi, questi, dove vige il divieto di parcheggio. Nelle ultime settimane estive, non a caso, le multe della polizia locale alle motociclette in divieto di sosta sono aumentate notevolmente. Qualcuno si è presentato infuriato in comando, qualcun altro si è sfogato nella pagine Facebook dedicate ad Este. E c’è anche chi ha deciso di dar vita ad una sorta di “protesta civile”, andando a parcheggiare la propria moto negli spazi blu assegnati alle automobili. Ovviamente pagando la tariffa per la sosta, scatenando però in questo modo l’ira degli automobilisti che vedono così calare i già limitati posti in centro storico: «Mi dispiace di aver occupato un posto auto, ma non ho assolutamente voglia di raccogliere la moto da terra e rischiare un’altra ernia», confessa per esempio Pietrangelo A. Commenta l’assessore Stefano Agujari Stoppa: «Avevamo scelto l’area davanti alle mura carraresi come zona di sosta per le moto, ma evidentemente ci sono problemi strutturali. Il fondo non permette infatti la sosta ad alcuni tipi di mezzi con un cavalletto non adeguato, e non possiamo farne una colpa ai motociclisti. I nostri uffici stanno cercando di capire quali soluzioni attuare per stendere un fondo che dia maggior stabilità all’area del castello, poi finalmente i problemi dovrebbero essere risolti. Nel frattempo invitiamo a rispettare le norme del Codice della strada anche per quanto riguarda i parcheggi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova