Legionella nell’hotel a 4 stelle Chiede un danno di 350 mila €

galzignano terme
Al ritorno da quella breve vacanza, nell’hotel a 4 stelle di Galzignano, erano comparsi i primi sintomi di spossatezza. Il malessere e i dolori si erano fatti sempre più forti, tanto da costringere l’anziana al ricovero. Qui la scoperta: legionella. Tanto è bastato per citare in giudizio l’albergo, e chiedere un maxi risarcimento da 350 mila euro. I fatti risalgono al 20 novembre del 2018, quando una 86enne residente al Lido di Venezia decide di concedersi una breve vacanza in un noto albergo della località termale. Nella stanza numero 212 ci resta per una settimana. Al ritorno a casa, però, iniziano i primi problemi di salute. Sulle prime la donna viene colpita da un generico malessere e spossatezza. Resta a letto, distesa, per diversi giorni. I familiari sono costretti ad aiutarla, preoccupati delle sue condizioni. Passano i giorni, ma le condizioni non migliorano.
Anzi. Tempo una settimana, e la signora chiede l’intervento di un’ambulanza. Le cause di quel malessere, però, restano ancora oscure. Tant’è che l’unica prescrizione che le viene fornita dai medici è il riposo. Dal 5 dicembre, però, il quadro precipita: i dolori si fanno fortissimi e la donna, d’accordo con il medico di famiglia, viene ricoverata all’ospedale Civile di Venezia. Dopo due giorni, la diagnosi che non lascia spazio a dubbi: si tratta della malattia infettiva dovuta al batterio della legionella.
Dopo il ricovero in Rianimazione e la denuncia dell’ospedale veneziano, all’interno del 4 stelle di Galzignano viene avviata un’indagine da parte dell’Usl 17. Con la conferma arrivata da 8 diversi campioni all’interno della struttura, l’Arpav certifica la presenza di legionella all’interno della stessa stanza della signora.
Il decorso clinico dell’anziana si conclude solo dopo diversi mesi di ricovero, in ospedale prima e in casa di riposo poi. Gli strascichi sul fisico, però, sono seri. Tanto che secondo la perizia sanitaria presentata dall’avvocato difensore della donna, Marco Vorano, «la riduzione dell’integrità psicofisica del soggetto» sarebbe pari al 45%. Il che si tradurrebbe, secondo le richieste del legale, in un danno biologico da risarcire con 350 mila euro. Con un esposto già presentato in procura, sulla richiesta di risarcimento dovrà ora esprimersi il tribunale civile di Padova. —
eugenio pendolini
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