Padova, dipendenti Lidl in sciopero per tutto il giorno sabato 24 maggio

La mobilitazione – che solo nella provincia di Padova coinvolge una platea di quasi 200 dipendenti – sarà accompagnata, dalle 9 alle 12, da un presidio nel punto vendita di via Cardinal Callegari

Dipendenti Lidl in sciopero sabato 24 maggio
Dipendenti Lidl in sciopero sabato 24 maggio

Sabato dipendenti Lidl in sciopero. Le segreterie Provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTuCS di Padova annunciano l’adesione allo sciopero nazionale dei dipendenti di Lidl Italia proclamato unitariamente per sabato per l’intero turno di lavoro.

A Padova, la mobilitazione – che solo nella provincia coinvolge una platea di quasi 200 dipendenti – sarà accompagnata, nel mattino dalle 9 alle 12, da un presidio nel punto vendita di via Cardinal Callegari.

La decisione è stata presa in seguito all’esito insoddisfacente dell’incontro del 14 maggio a Bologna con la direzione di Lidl Italia per il rinnovo del contratto integrativo.

Insufficienti le proposte aziendali che dopo due mesi di trattative includevano buoni spesa e una tantum.

«Riteniamo le proposte di Lidl del tutto insufficienti e non rispettose del contributo dei lavoratori ai risultati eccezionali dell’azienda» dichiarano Cristian Vicoletti della Filcams Cgil di Padova, Oriella Tomasello di Fisascat Cisl Padova Rovigo e Massimo Marchetti, segretario UilTuCS «a maggior ragione quando l’azienda dichiara un fatturato di oltre 7 miliardi di euro registrando negli ultimi 5 anni utili, ante imposte, di circa 1,3 miliardi.

Un risultato straordinario a cui hanno indubbiamente contribuito i dipendenti che ora, giustamente, pretendono una maggior considerazione, nella distribuzione degli utili, da parte della multinazionale. Oltre alle questioni economiche, permangono criticità significative sull’organizzazione del lavoro, in particolare riguardo ai carichi di lavoro e alla mancanza di programmazione e certezza degli orari, specialmente per il 75% del personale con contratti part-time, spesso involontari.

La verità è che l’azienda, da un lato, impone un modello organizzativo di estrema flessibilità e carichi di lavoro insostenibili e, dall’altro lato, si rifiuta di fornire risposte concrete alle richieste dei dipendenti».

Lo stato di agitazione – concludono Vicoletti, Tomasello e Marchetti – prevede il blocco degli straordinari e dei supplementari e culminerà con lo sciopero. «Invitiamo personale e clienti a sostenere la mobilitazione per chiedere a Lidl Italia di riconsiderare le proprie proposte e valorizzare il lavoro dei propri dipendenti.

È sotto gli occhi di tutti che nel nostro Paese, il livello dei salari è inadeguato e costringe lavoratrici e lavoratori a fare i salti mortali per arrivare a fine mese. Nel frattempo, le aziende per cui lavorano, macinano dividendi milionari». 

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