L’Inps completa l’addio a piazza Insurrezione. Affitto di 870mila euro per un palazzo vuoto

Il trasloco in via Delù è iniziato nel 2015 e si concluderà a fine anno Il contratto con la società proprietaria dell’immobile scade nel 2023 
PD 29 marzo 2006 G.M. Piazza Insurrezione (MILANESI) Piazza Insurrezione (MILANESI)
PD 29 marzo 2006 G.M. Piazza Insurrezione (MILANESI) Piazza Insurrezione (MILANESI)

PADOVA.

Gli scatoloni sono pronti. Resta ancora un po’ di emozione: dopo oltre 80 anni non ci sarà più nessun ufficio dell’Inps in piazza Insurrezione. L’ultimo presidio della previdenza sociale, quello degli invalidi civili, sarà trasferito nei prossimi giorni all’interno della nuova sede decentrata dell’Istituto già pronta in via Scrovegni, a pochi metri dagli uffici centrali che nel settembre del 2015 fa sono stati spostati in via Delù.

società di calciatori

Al termine di quest’ultimo trasloco l’immobile di piazza Insurrezione, costruito in piena epoca fascista su progetto dell’architetto friulano Gino Peressuti, sarà totalmente vuoto. Andranno a lavorare in via Scrovegni gli ultimi trenta dipendenti dell’Inps che era rimasti in centro.

Nonostante non sia utilizzato però la società proprietà del palazzo, ossia la Champions Real Estate, continuerà a incassare l’affitto annuale di 870 mila euro all’anno, in virtù di un contratto che la lega all’Agenzia del Demanio fino al 2023.

Nella Champions Re, oltre all’immobiliarista padovano Fabio Parancola, sono soci alcuni importanti personaggi del mondo del pallone, come il procuratore sportivo veronese Andrea D’Amico ed il calciatore Salvatore Bocchetti, attualmente in forza allo Spartak Mosca ed ex di Ascoli e Genoa.

Il comune in campo

«Sembra incredibile, ma risulta anche a me sia così», conferma l’assessore al commercio, Antonio Bressa.

«Per me è un vero scandalo, le cui responsabilità vanno addebitate ai dirigenti nazionali del Demanio e dell’Inps, che hanno sottoscritto il contratto d’affitto pluriennale e poi deciso di cambiare prematuramente sede degli uffici – prosegue l’assessore – Il sottoscritto non ha alcuna competenza diretta in materia, ma lavorerò perché il contratto possa essere rescisso grazie a un nuovo sviluppo dell’immobile da parte della società di Parancola. So che la proprietà è interessata a trovare nuovi partner per cambiarne utilizzo e questo ci può permettere di dare nuova vita a un immobile che sta rischiando l’abbandono. È assurdo che ci sia un intero palazzo storico vuoto per il quale lo Stato dovrà pagare ancora l’affitto con i soldi dei contribuenti spesi per niente».

galleria commerciale

La decisione finale sul futuro dell’immobile però è proprio nelle mani di Parancola, che si ritroverà tra poche settimane con un edificio completamente vuoto.

L’ultimo progetto risale a tre anni fa, quando a Palazzo Moroni era sindaco Massimo Bitonci. I tecnici della Champions Re (la stessa società che ha acquistato l’ex Hotel Plaza che diventerà nei prossimi mesi un Hilton Garden) furono ricevuti proprio dall’attuale sottosegretario all’economia, che era anche assessore all’urbanistica e gli illustrarono il progetto (realizzato dallo studio padovano guidato dall’architetto Danilo Borchia) di realizzare all’interno del palazzo una moderna galleria commerciale. Da allora tutto tace. Anche perché, evidentemente, Parancola e soci attendevano che l’edificio venisse completamente sgomberato.

Nei giorni scorsi le voci tra i commercianti sono tornate a circolare, anche su un possibile arrivo della nota caffetteria americana Starbucks. —

Felice Paduano

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