L’investitore di Marwan non si dà pace

L’uomo è stato contattato ieri dallo zio del bambino marocchino di poco più di tre anni travolto e ucciso davanti casa
Stanghella, 08.11.2011 Il piccolo Marwad Farid, morto in seguito a incidente stradale, con lo zio Farid Jamal. ph. Zangirolami
Stanghella, 08.11.2011 Il piccolo Marwad Farid, morto in seguito a incidente stradale, con lo zio Farid Jamal. ph. Zangirolami

di Francesca Segato

STANGHELLA

È distrutto dal rimorso e non ha più il coraggio di uscire di casa, l’investitore di Marwan. C.M., sessantatreenne residente, come i Farid, in via Correzzo, l’automobilista che il 2 novembre ha investito il piccino davanti al cancello di casa, ieri ha parlato con i familiari del bimbo marocchino, morto a tre anni e mezzo dopo sei giorni di coma, per il trauma cranico riportato nell’impatto con la vettura. Sono stati gli zii del bambino a cercarlo, sull’elenco telefonico: non riuscivano ad accettare che l’investitore non si fosse mai fatto vivo, in tutti questi giorni, per informarsi su come stava il piccolo Marwan, o per chiedere scusa. Si sono trovati davanti un uomo piegato dal rimorso. «E’ commosso anche lui – racconta Jamal Farid, lo zio di Marwan – ha cominciato a piangere. Ci ha detto che aveva paura di venire da noi, temeva le reazioni che avrebbe potuto trovare. Ci ha detto però che non esce più di casa, che è disperato. Si è scusato, ha detto che tra qualche giorno verrà a trovarci a casa, a chiedere scusa. Certo, questo non basterà a ridarci indietro Marwan». A carico dell’uomo è scattata d’ufficio l’indagine per omicidio colposo.Nella casa di via Correzzo, dove vive la famiglia Farid, continua il pellegrinaggio di amici e parenti, che si stringono al dolore di papà Said e mamma Fatima. Il piccolo Marwan lascia anche due fratellini, il più piccolo di un anno e mezzo e il più grandicello di 9 anni, oltre alla cuginetta con cui amava tanto giocare. Non sarà facile, per i grandi, spiegare loro che Marwan non tornerà più a casa.Per poter fissare la data del funerale si attende ancora il nulla osta alla sepoltura. Sul corpo del piccino non è stata disposta l’autopsia, perché dagli esami antecedenti al decesso era evidente che a causare la morte del bimbo è stato il trauma cranico, conseguenza dell’incidente. La famiglia ora resta in contatto con l’ambasciata, in attesa del nulla osta alla sepoltura per poter rimpatriare la salma del piccolo in Marocco. Dove ad attendere il nipotino, per l’estremo saluto, c’è la nonna Sadia. Il funerale sarà celebrato con rito islamico. Intanto, qui in Italia, altri bambini potranno continuare a vivere grazie all’ultimo regalo di Marwan. La famiglia, pur in un momento così disperato ha saputo compiere un grande gesto di solidarietà e ha autorizzato la donazione degli organi. Al dolore dei genitori si stringe anche il sindaco di Stanghella, Marco Soldà. «Andremo a trovarli – spiega – per portare loro la nostra solidarietà di fronte all’ immensa tragedia. Sappiamo che anche la persona che ha investito il bambino sta vivendo un grande dolore e lo rispettiamo”.

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