Lo scroccone mangia vegano e non paga

Ancora un pranzo a sbafo per il norvegese che fa mandare il conto a un imprenditore di Bassano

Un altro pasto gratis per Kristian Prandina (all'anagrafe Kristian Pettersen), il 42enne norvegese pluridenunciato per insolvenza fraudolenta. Con la solita tecnica - mangiare e poi passare dritto alla cassa, pregando di inviare il conto al papà di Bassano - stavolta ha scroccato il pasto al locale "Universo vegano" di via Barbarigo. Ovviamente l'episodio gli ha procurato l'ennesima denuncia.

Ma l'uomo non sembra preoccuparsi troppo delle denunce. Sono ormai due mesi e mezzo che scrocca pranzi e notti in albergo tra Padova e Venezia. Lui la racconta ogni volta come una storia che commuove. Quella di un figlio alla ricerca del padre. Dalla Norvegia all’Italia, con sotto braccio la carte che dovrebbero certificare il grado di parentela. La verità è ben altra. E' la storia di un truffatore che ha trovato uno stratagemma per viaggiare senza mai pagare e per vendicarsi di un vecchio socio in affari.

La polizia è sulle sue tracce dalla fine di luglio, dopo un paio di accertamenti in seguito all’intervento al ristorante Roadhouse di via Venezia. Altra grande mangiata a sbafo e nemmeno un euro versato.

L’imprenditore vittima delle sue attenzioni è Sergio Prandina, 70 anni, titolare della Prandina Srl di Bassano, famosa per la produzione di apparecchi illuminanti. Esasperato da questo norvegese che gira l’Italia dicendo di chiamarsi Kristian Prandina, ha appeso sulle vetrine del suo showroom foto e dati del truffatore. “Attenzione! Questo è un millantatore e non paga mai il conto”. Kristian Pettersen, questo il vero nome, è un designer che collaborava con la ditta bassanese nel 2007, all’improvviso ha deciso di fingersi suo figlio.

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