Lo scultore Rodella si rompe una gamba al cimitero di Noventa

NOVENTA PADOVANA. Lo scultore Sergio Rodella s’infortuna al cimitero mentre tenta di sistemare la lapide del fratello Vinicio, morto quattro mesi fa. L’artista, che ha 65 anni e vive a Vigonovo nel...

NOVENTA PADOVANA. Lo scultore Sergio Rodella s’infortuna al cimitero mentre tenta di sistemare la lapide del fratello Vinicio, morto quattro mesi fa. L’artista, che ha 65 anni e vive a Vigonovo nel Veneziano, ieri mattina si era recato al cimitero di Noventa dove, in un unico loculo alla quinta e ultima fila, sono sepolti il padre e il fratello Vinicio. Voleva togliere il marmo e portarlo a terra per sostituire l’adesivo provvisorio con il nome del fratello in lettere metalliche. Per eseguire l’operazione era salito su una scala di ferro e aveva rimosso i ganci del marmo. Ma, mentre stava scendendo, probabilmente con la lapide appena tolta, Rodella è precipitato all’indietro da un’altezza di due metri battendo anche la testa al suolo. Potrebbe aver perso l’equilibrio o essersi sbilanciato. Alcuni visitatori gli hanno subito prestato soccorso, chiamando il 118. Rodella è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Padova e sottoposto a vari accertamenti. Non è in pericolo di vita, ma ha riportato la frattura del femore destro: ne avrà almeno per 35 giorni. È stato ricoverato in Ortopedia. Al cimitero di Noventa sono arrivati anche i tecnici comunali e gli ispettori dello Spisal dell’Usl 16 per le verifiche di legge. In un primo momento era infatti sembrato che a restare vittima dell’infortunio fosse stato un dipendente. La lapide tolta dev’essere caduta anch’essa, poiché si presentava danneggiata in maniera grave. Rodella è nativo di Noventa ed è molto conosciuto sia nel suo paese di nascita che a Padova, dove ha insegnato all’Istituto d’Arte Pietro Selvatico. Vanta numerose esposizioni e mostre delle sue opere. Suoi il Battistero nella chiesa di Noventana, l’Icaro in bronzo nello stadio di Noventa Padovana, la scultura in bronzo e marmo nel tribunale di Padova e la Madonna in marmo del Cimitero nuovo di Vigonovo.

Giusy Andreoli

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