Logistica, contratto ok Ora sono inquadrati anche i corrieri in bici
Il rinnovo dopo 6 anni di attesa: interessa 50 mila padovani Aumento di 108 euro e garanzie dopo il cambio di appalto

PADOVA. È stato siglato l’accordo per il Contratto nazionale della logistica tra le categorie di Cgil, Cisl e Uil e 20 associazioni datoriali di settore. Un accordo che per la prima volta inquadra gli ormai celebri riders, i fattorini armati di bicicletta che girano per il centro città a consegnare pacchi e buste per i principali vettori e per le piccole imprese del territorio.
Dopo 6 anni di vacanza contrattuale gli oltre 50 mila lavoratori padovani interessati potranno godere di un aumento salariale di 108 euro più altri 300 a titolo di una tantum. Ma il contratto prevede pure l’introduzione di una clausola sociale che garantisce ai dipendenti oggetto di un cambio di appalto il mantenimento degli stessi diritti e dei medesimi livelli retributivi, nei fatto rivoluzionando un settore che proprio nel dumping contrattuale durante i rinnovi degli accordi con le aziende clienti, vedeva uno dei più drammatici problemi in termini di precarietà e sfruttamento del lavoro.
«Anche grazie allo sciopero del 30 ottobre», spiega Romeo Barutta, segretario della Filt Cgil di Padova, «siamo riusciti a portare 20 associazioni datoriali allo stesso tavolo per trattare un rinnovo contrattuale che interesserà per la prima volta pressoché la totalità dei lavoratori del settore».
E se le uniche sigle che non hanno firmato l’accordo sono state quelle delle principali associazioni delle cooperative (Legacoop, Confcooperative e Agci) non mancano le novità. «All’interno del nuovo Cnnl per la prima volta c’è un accordo politico per l’inquadramento dei riders della bici, figure fino ad oggi per nulla definite e che nei prossimi anni avranno uno sviluppo notevole», continua Barutta. «Ma siamo riusciti anche ad inserire finalmente una clausola sociale che taglia le gambe a quei furbetti che chiudevano una società per aprirne una nuova ogni anno così da far ripartire i lavoratori d zero in termini di salario. Uno strumento squallido per tenere ribassati i costi di un lavoro non solo fra i più faticosi ma pure tra i più frequenti per un territorio, come Padova, che dopo essere stato capitale del manifatturiero si sta trasformando in polo logistico di primo piano nel Paese e non solo».
Riccardo Sandre
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video