L'ospedale di Monselice sarà a prova di alluvione
Nel cantiere di Schiavonia presto lavoreranno in 350 perchè nel 2013 la struttura dovrà essere pronta

I LAVORI. Due immagini del cantiere allestito per la costruzione del nuovo ospedale della Bassa
MONSELICE. Il nuovo ospedale avrà fondamenta solide. E non è un banale modo dire. Stanno terminando i lavori di consolidamento delle fondamenta del nuovo polo ospedaliero di Schiavonia. Un aspetto che emerge da questa prima fase dei lavori è quello delle garanzie di sicurezza pensate per la nuova struttura. L'ospedale sarà a prova di eventuali alluvioni, piaga che la Bassa conosce bene. «Il cantiere si trova a poco più di sei metri rispetto al livello del mare - spiega l'ingegner Clemente Toniolo, responsabile del progetto - e, in caso di alluvione, il livello massimo che possono raggiungere le acque è di 7,20 metri. Ebbene, il primo piano calpestabile dell'ospedale sarà a 9,30 metri dal livello del mare, dunque quasi due metri oltre la soglia di sicurezza».
Uno speciale sistema di scolo (usato anche per la raccolta delle acque piovane) garantirà la raccolta delle eventuali acque in eccesso in apposite vasche di laminazione. Queste finiranno poi nella Fossa Monselesana e quindi in laguna. Non solo. E' prevista la realizzazione di una strada d'emergenza sopra quota 7,20 metri e che quindi sarà percorribile anche qualora le strade vengano allagate: insomma, raggiungere l'ospedale sarà sempre possibile. Sempre sul fronte della sicurezza, le disposizioni anti-sismiche pensate per questo ospedale hanno fatto registrare dati del 120% superiori rispetto agli standard imposti dalle più recenti normative: anche in questo l'ospedale sarà una sicurezza. Ma quando sarà pronta la nuova struttura? «I primi pazienti potranno entrare all'inizio del 2013 - conferma Daniele Penzo, direttore tecnico del cantiere -. Abbiamo perso due mesi per via delle piogge e del maltempo, ma siamo pronti a recuperare».
Attualmente lavorano 80 operai (saranno 350 tra pochi mesi), dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 22: l'idea, in pieno rispetto dei diritti sindacali, è quella di aggiungere anche un altro turno per accelerare i tempi. Entro giugno, intanto, sarà possibile assistere alla posa del primo solaio, ossia il primo piano calpestabile dell'ospedale. In questo momento, invece, si stanno posando i pali di fondazione che contengono le sonde geotermiche, necessarie a controllare la temperatura del complesso.
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