Luca Claudio vince anche l'appello: resta sindaco di Abano

La corte d'appello di Venezia ha confermato la regolarità dell’elezione ad Abano. I ricorrenti chiedevano lo stop dopo i due mandati a Montegrotto: dovranno pagare le spese

ABANO TERME. Giornata importante per il futuro amministrativo di Abano. I giudici della Corte d’Appello di Venezia, erano chiamati a pronunciarsi in merito all’ineleggibilità del sindaco Luca Claudio, sollevata dal ricorso presentato da venti cittadini, facendo riferimento all’interpretazione dell’articolo 51 del Tuel che vieta il terzo mandato consecutivo ai sindaci e ai presidenti della Provincia. Ed hanno deciso che il terzo mandato in un altro comune non può essere considerato consecutivo: Claudio dunque resta sindaco di Abano Terme.

L’elezione di Claudio era arrivata nel giugno dello scorso anno al termine dei due mandati nella vicina Montegrotto, senza che alcuna obiezione fosse sollevata dagli organi preposti al controllo. In primo grado, alla vigilia di Natale, anche i giudici del Tribunale di Padova avevano rigettato il ricorso sentenziando che «la norma va interpretata in senso restrittivo e quindi limitata al medesimo comune», condannando gli undici firmatari al pagamento delle spese di giudizio alla controparte.

I ricorrenti però hanno deciso di rivolgersi alla corte d'appello, con un documento firmato da venti persone. Ventitré pagine dense di argomentazioni, quelle presentate al vaglio dei giudici d’Appello, dalle quali emerge la “ratio” del ricorso, quella di «porre un limite di interazione dei mandati elettivi come unico modo per impedire che gli uomini politici siano dei professionisti e che si comportino e si tutelino come una casta nella società». Da parte sua Claudio, è stato ancora una volta difeso dal professor Fabio Cintioli del Foro di Roma, che si è appoggiato a Venezia a un altro luminare del diritto, il professor Giorgio Orsoni, sindaco della città lagunare.

A sostegno del primo cittadino si è già organizzata una folta comitiva, che alla notizia del rigetto del ricorso hanno festeggiato insieme al primo cittadino fuori dal tribunale di Venezia.

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