L’uccisione del bandito Bedin fra cronaca e propaganda

MONSELICE. “Terra e Storia” fa luce sulla figura, per certi versi ancora leggendaria, del bandito Bedin e della sua banda. La rivista diretta dallo storico Francesco Selmin, edita da Cierre e giunta...

MONSELICE. “Terra e Storia” fa luce sulla figura, per certi versi ancora leggendaria, del bandito Bedin e della sua banda. La rivista diretta dallo storico Francesco Selmin, edita da Cierre e giunta al suo ottavo numero, dedica un interessante primo piano all’uccisione di quello che era considerato il “Robin Hood” della Bassa Padovana, molto attivo con le sue azioni malavitose negli anni ’30 nel Monselice e di cui si conserva memoria anche a Schiavonia, dove Bedin frequentava l’osteria.

Selmin pubblica un capitolo del libro di memorie di Attilio Crepas “Il romanzo della strada: quattordicimila chilometri con le pattuglie volanti della milizia stradale”, uscito a Torino per i tipi della Paravia nel 1940. Racconta l’uccisione di Bedin, avvenuta a Casoni di Mussolente (Vicenza), il 3 aprile 1939 per mano della milizia fascista. Bedin aveva 38 anni.

«Le imprese criminali e la tragica fine del bandito Bedin, sono assunte come esempi per esaltare l’efficenza del regime nel campo della repressione poliziesca. Una esaltazione così sperticata da scivolare in grossolane contraddizioni». E lo storico le elenca: la breve durata della banda, che in realtà era invece attiva da tempo. Poi Crepas parla di “fulminante opera di bonifica della polizia” dimenticando l’apporto decisivo dato dai fratelli Ferronato, proprietari della casa colonica dove Bedin si era rifugiato. Un dettaglio emerso grazie a una recente ricerca condotta da Leonardo Bortignon. Il cronista per sminuire la banda Bedin parla di fallimento di “nove colpi su dieci” e anche questo è contraddetto da altre cronache. «Il racconto dei fatti» osserva Selmin «è volentieri sacrificato a interessi propagandistici». La rivista pubblica anche due articoli sull’uccisione di Bedin pubblicati dal quotidiano “Il Veneto”. (re.mal.)

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