L’umanesimo di Vecchioni piace ai giovani

PIAZZOLA SUL BRENTA. Più di 500 persone per il cantautore e scrittore Roberto Vecchioni, ospite d’eccezione allo Shockando Festival di lunedì sera, il contest culturale giovanile a margine della...

PIAZZOLA SUL BRENTA. Più di 500 persone per il cantautore e scrittore Roberto Vecchioni, ospite d’eccezione allo Shockando Festival di lunedì sera, il contest culturale giovanile a margine della Fiera di San Martino. In veste di paroliere, al suo sesto romanzo in vetta alle classifiche nazionali, Vecchioni ha conquistato il pubblico per lo più giovane con le sue perle di saggezza. «La vita non conta per i cent’anni che vivi ma per la luce che hai dentro» ha esordito presentando il suo libro “Il mercante di luce”, che racconta la storia di un professore di lettere classiche, costretto a cercare di curare la paura della morte del figlio affetto da progeria, una rara sindrome che induce un invecchiamento precoce. «Un libro che sentivo di scrivere da tanti anni» ha raccontato il cantautore con alle spalle 30 dischi e più di 300 canzoni «da quando mi sono innamorato delle lettere classiche. Avevo 12 anni quando in soffitta ho scoperto un libro di mio padre di grammatica greca. “Non è per te, non serve a nulla!”mi disse, ma poco alla volta cominciai a capire cosa dicevano quelle parole e a scoprire il meraviglioso mondo della letteratura classica. Ai ragazzi bisogna dare parole e senso alle parole stesse, un qualcosa di concreto che viene dall’astratto della poesia. Non basta la politica, la società. C’è bisogno di qualcosa in più: l’umanesimo, la grandezza di essere uomini».

Paola Pilotto

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