Marzolo occupata gli ex Gramigna scendono in piazza contro lo sgombero

Centri sociali in piazza per dire no al progetto di ristrutturazione dell’ex mensa di via Marzolo, che presto diventerà la nuova sede della Scuola Galileiana. Oggi, in concomitanza con la seduta del Consiglio di amministrazione, i ragazzi dell’Assemblea di gestione della Marzolo, occupata ormai da oltre cinque anni, manifesteranno davanti a palazzo Bo per esprimere il proprio dissenso e spiegare le proprie ragioni.
La protesta
Quello che i ragazzi criticano con più vigore, del nuovo piano, è la destinazione d’uso: «È un progetto fondamentalmente speculativo», accusa Giacomo, uno dei componenti dell’Assemblea. «Prima dell’abbandono, questo complesso ospitava 350 studenti che ci abitavano ed erogava duemila pasti al giorno. Secondo il nuovo progetto sarà una sorta di palazzo vetrina, con un piccolo studentato destinato esclusivamente agli studenti della Scuola Galileiana. Nulla da togliere a loro, ma si parla di un edificio molto grande che viene sottratto agli studenti borsisti. Se fosse riqualificato, il complesso potrebbe ospitare un numero di studenti di gran lunga maggiore, o essere utilizzato come mensa».
A proposito di mense, ricorda Giacomo: «Attualmente è chiusa la San Francesco, in teoria per lavori di ristrutturazione che però ancora non sono partiti. Il nostro timore è che finisca come con la Tartaglia, la Meneghetti e tante altre strutture che sono stata chiuse e lasciate marcire».
L’occupazione
Il complesso Fusinato si trova in via Marzolo, in zona Portello, dove la concentrazione di dipartimenti universitari e, conseguentemente, di studenti è storicamente molto alta. Lo stabile è stato chiuso nel 2005 per motivi di sicurezza e dal 2014 è oggetto di una occupazione abusiva. In questi anni, sostengono i ragazzi dell’Assemblea di gestione, l’edificio è stato alla portata di molti studenti, ha dato spazio a gruppi musicali che lì sono nati e cresciuti, a cene e pranzi solidali, a gruppi di giovani che hanno voglia di far politica e lì hanno organizzato le proprie assemblee. La decisione dell’ateneo, però, è definitiva: progetto già approvato e lavori previsti nel prossimo anno accademico. Fino a quell’epoca, il collettivo che attualmente occupa lo stabile non ha alcuna intenzione di lasciar libero il campo.
Nuovo progetto
Del nuovo piano di recupero dell’edificio si parlava ormai da due anni e proprio di recente sono stati confermati anche i fondi necessari. Saranno investiti 12 milioni di euro, di cui 11 finanziati dal Miur e uno in arrivo dalla Fondazione Cariparo. L’ex Casa dello Studente Fusinato diventerà la nuova sede della Scuola Galileiana, percorso d’eccellenza destinato solo alle menti più brillanti dell’ateneo.
187 posti letto
Il progetto dell’ateneo prevede il recupero dell’intero complesso: sei piani di edificio per una superficie complessiva di 6 mila metri quadrati, di cui quasi tremila destinati a residenze per gli studenti - 187 i posti letto - quasi 600 metri per servizi culturali e didattici, oltre 400 metri di servizi ricreativi, analoghe superfici per amministrazione, accessi e parcheggi servizi tecnologici. —
Silvia Quaranta
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