Mascherine e guanti in lattice animano il presepe anti-Covid

saonara
Una mascherina azzurra diventa il velo di Maria, un guanto nero in lattice la tunica di Giuseppe. Dpi che si trasformano in abiti e copricapi, ma anche boccettine di liquidi igienizzanti che prendono la forma di pecorelle. I cotton fioc, che tanto ricordano gli ormai famigerati tamponi, sono orecchie per gli animali e bastoni per i pastori. È il presepio “Anti Covid-19” della scuola primaria Borgato di Saonara, che in un sol colpo concilia fede, tradizione, ecologismo e ovviamente il tema del momento, l’epidemia di Covid-19.
Lo spiega bene Sara Pastore, responsabile dell’insegnamento della religione cattolica nell’istituto comprensivo: «Anche quest’anno volevamo proporre ai nostri alunni di classe quarta e ai loro genitori il laboratorio dedicato al presepio, ma avevamo già compreso all’inizio dell’anno che non sarebbe stato possibile ospitare nel plesso scolastico alcuna persona esterna e neppure realizzare il laboratorio in un lavoro di gruppo».
Tra un Dpcm e un’ordinanza, si è ben presto capito che difficilmente si sarebbe potuto lavorare in presenza: «Gli alunni erano però ansiosi di offrire il loro contributo ai compagni di tutta la scuola con questo tradizionale appuntamento: abbiamo quindi scelto di dare la possibilità a tutti di lavorare a casa». Attraverso un piccolo video tutorial si è dato spunto su come realizzare le varie statuine, «utilizzando in particolare materiale plastico di riciclo e facendo soprattutto attenzione a dare una seconda vita anche a mascherine, guanti e cotton fioc», sottolinea l’insegnante.
Le famiglie hanno risposto con un entusiasmo non previsto e hanno aggiunto fantasia al modello base, creando oggetti unici. Guai a sfidare la creatività dei bambini, d’altro canto. I dispositivi di protezione al Covid-19 davvero vengono utilizzati in forme inedite. «Il presepe è stato posto all’esterno della scuola e, per permettere a tutti di poter essere vista, è stata realizzata sulla ringhiera di recinzione una mostra fotografica dei manufatti».
Chiudono dalla scuola di Saonara: « Al di là della bellezza estetica di quello che è stato fatto, il lavoro ha ricevuto tantissimi apprezzamenti per il messaggio che abbiamo voluto offrire. Un messaggio di speranza, ma anche l’idea che “i sistemi di protezione sono vita e altruismo”». —
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