Milioni non dichiarati Giraldo nei guai

TRIBANO. Una dichiarazione dei redditi “sgonfiata” di quasi tre milioni di euro e un’accusa ormai messa nero su bianco di dichiarazione fraudolenta. Il pubblico ministero padovano Vartan Giacomelli...

TRIBANO. Una dichiarazione dei redditi “sgonfiata” di quasi tre milioni di euro e un’accusa ormai messa nero su bianco di dichiarazione fraudolenta. Il pubblico ministero padovano Vartan Giacomelli ha formalmente chiuso l’indagine a carico di Giorgio Giraldo, 59 anni, titolare del gruppo Pu.ma di Tribano, colosso leader negli impianti per le lavorazioni industriali. La chiusura dell’indagine, atto preliminare alla richiesta di rinvio a giudizio, ha ipotizzato per Giraldo il delitto di dichiarazione fraudolenta con il fine di evadere l’imposta sui redditi e sul valore aggiunto per il 2006.

L’indagine che ha coinvolto Giraldo è scattata grazie alle Fiamme Gialle di Padova nel 2007. Secondo quanto constatato dai finanzieri, Giraldo avrebbe fatto confluire una grossa somma di denaro “non fatturato” in un conto acceso a maggio del 2005 alla Compagnie Monegasque de Banque del Principato di Monaco. Il conto corrente, intestato alla società off-shore Wigan Capital Ltd, non era rilevabile in sede di ispezione fiscale e dunque quanto veniva messo al suo interno – guadagni di operazioni commerciali con clienti esteri - non veniva contabilizzato: grazie a questo “bypass” erano stato inseriti nel conto monegasco 2.038.200,78 euro. Ricavi non dichiarati, dunque. Nell’occhio delle Fiamme Gialle, e quindi poi della Procura di Padova, è finita anche una vendita di un macchinario industriale ad un cliente italiano, la Isolpack spa di Torino. Attraverso una cessione “a catena”, con l’interposizione di vari soggetti italiani e stranieri (società con sede in Svizzera, Regno Unito e Torino), Giraldo era riuscito a non annotare nell’imponibile di quell’operazione 940 mila euro. In queste attività il titolare della Pu.ma era stato aiutato da due consulenti esperti in fiscalità internazionale: Stefano Pirrone, 52 anni di Padova, e Filippo Lantieri 37 anni, residente a Torino. L’attività di Guardia di finanza e Procura ha scovato, oltre a Giraldo & co., anche un piccolo esercito di mediatori internazionali con base operativa in Olanda e in Ucraina, sospettati di aver garantito un sostanzioso aiuto al titolare della Pu.ma, azienda ora più che mai in crisi di liquidità di fronte alla stretta creditizia delle banche e che vede ben 200 lavoratori tremare nell’incertezza del proprio futuro lavorativo.

Nicola Cesaro

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova