Montegrotto. Le note di “Bella ciao” invece dei canti natalizi. E don Roberto sbotta

Diffusa dal trenino, prestato alla parrocchia di Mezzavia,  la canzone dei partigiani: «Non si mescola sacro e profano»

MONTEGROTTO TERME

“Bella Ciao” al posto delle canzoni tipiche natalizie. È accaduto giovedì sera a Mezzavia. Uno scherzo? Un errore? Un messaggio politico da parte di qualcuno?

Intanto i fatti. La canzone che identifica i partigioani italiani è stata diffusa dagli altoparlanti del trenino turistico “Il Puffetto”: di solito porta in giro gli ospiti degli alberghi termali, ma nel periodo natalizio, come consuetudine, viene preso in affitto per un paio di giorni dalla parrocchia di Mezzavia per la tradizionale Chiarastella natalizia.

Qualcosa stavolta è andato storto, tanto che anche il parroco, don Roberto Bicciato, si è infuriato. Ad accorgersi di quanto accaduto poco dopo le 21 i residenti che sono usciti di casa ad ascoltare e filmare il passaggio del trenino con l’insolita musica, che nulla ha a che vedere con le tradizionali canzoni natalizie e di chiesa ma che invece appartiene al patrimonio della sinistra.

«È stato tutto fuori luogo», dicono alcuni residenti. «Già i tempi sono quello che sono, ci mancava “Bella Ciao” al posto dei canti di Natale. Lo stesso sarebbe stato se fossero stati diffuse altre canzoni di chiaro stampo politico».

il don condanna

Della questione ieri mattina si è occupato prontamente don Roberto Bicciato: «Non possiamo che essere arrabbiati per quanto successo», spiega il parroco di Montegrotto, Mezzavia e Turri. «Siamo dispiaciuti e condanniamo totalmente quanto successo. Una volta che mi è stato riferito quanto successo mi sono messo in contatto con gli organizzatori. Ho cercato di capire cosa fosse successo e si sono giustificati dicendo che la chiavetta con le tradizionali canzoni natalizie è stata sostituita da un ragazzo, nel viaggio di ritorno, quindi a Chiarastella terminata, da una chiavetta contenente Bella Ciao. Tutto questo non ha importanza, sono cose che non si devono fare, anche perché si era ancora in clima Chiarastella. Non si deve mischiare il sacro con il profano, non voglio che il Natale venga mischiato a canti che hanno connotazioni politiche».

Don Roberto ha anche parlato con il responsabile: «È un ragazzo di vent’anni, che ho ripreso senza indugi. Gli ho detto che queste cose non si devono assolutamente fare. Lui ha capito e si è scusato. Speriamo che questi episodi non si ripetano mai più e che stasera tutto fili liscio nella seconda e ultima giornata di tour della Chiarastella per le vie di Mezzavia». —



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