Morte improvvisa di Mirco Comunian Decisa l’autopsia

BRUGINE

Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso di Mirco Comunian, 48 anni, morto domenica scorsa in seguito a un improvviso malore. L’uomo, dipendente dei Magazzini Generali, si trovava in casa in compagnia della moglie, Michela Romanato e della figlia quindicenne quando ha accusato il malore fatale. Tutti e tre, risultati positivi al Coronavirus ma senza particolari sintomi, erano in quarantena da alcuni giorni, in attesa di ripetere il tampone per verificarne la negativizzazione dopo il periodo di isolamento. Domenica, subito dopo pranzo, Mirco ha avvertito un dolore allo stomaco. Pensando a un problema di digestione aveva bevuto una tazza di acqua e limone e si era coricato a letto. Solo pochi minuti dopo la disperata richiesta di aiuto alla moglie che, realizzata la gravità della situazione, ha allertato il 118 e chiamato in soccorso i familiari che abitano lì accanto. I sanitari, giunti nella villetta di via Palù Superiore, non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. La notizia della morte di Mirco, “Mircundo” per gli amici, ha lasciato sgomenta l’intera comunità. Centinaia sui social i messaggi di cordoglio e di vicinanza alla famiglia. Una morte improvvisa, assurda e drammatica quella di Mirco che qualcuno riconduce a un probabile arresto cardiaco. Per tutti lui era “il gigante buono”, grande lavoratore, un marito e un padre amorevole, un amico vero e sincero. La salma, dopo le verifiche del caso, è stata trasferita all’ospedale di Schiavonia. Qui verrà eseguito l’esame autoptico che potrà chiarire con certezza le cause di questa morte. Successivamente la salma sarà messa a disposizione della famiglia per il funerale e la sepoltura. La data delle esequie quindi non è ancora stata fissata. —

Martina Maniero

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