Morte sul lavoro, in due a giudizio

La vittima stava installando una pannello solare alla Bica

CANDIANA. Era morto schiacciato da un pannello solare che stava installando nel capannone della Bica, storica azienda con 140 dipendenti, situata a Candiana in via dell’Artigianato 2: quel 18 aprile 2011 Luca Stocco, di Camposampiero, aveva appena 26 anni. Era l’ultimo intervento prima dell’allaccio degli impianti ma uno dei moduli, scivolando dal muletto, aveva investito in pieno il giovane operaio. Sotto inchiesta sono finiti in quattro per omicidio colposo e violazione di una serie di norme in materia di sicurezza sul lavoro. Ieri davanti al gup Mariella Fino in due sono stati rinviati a giudizio davanti al giudice monocratico per il prossimo giugno: si tratta di Franco Mioni, 61 anni di Padova in via Bibione, coordinatore per la sicurezza di Dia Engineering (la ditta con sede a Limena di cui Stocco era dipendente) e Giorgio Simoni, 75 anni di Pontelongo in via Indipendenza, legale rappresentante di Bica. Hanno scelto di patteggiare dieci mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, Mirco Alvise, 30 anni di Loreo in via Canal Bianco, e Paolo Jardella, 36 anni di Limena in via Tavello, entrambi legali rappresentanti di Dia Engineering, specializzata, appunto, nell’installazione di pannelli fotovoltaici.

Secondo le contestazioni formulate dal pubblico ministero Paolo Luca, che aveva coordinato l’inchiesta, i due avrebbero omesso di informare correttamente Stocco sulle modalità per movimentare i moduli, impiegandolo anche nella gestione di carrelli elevatori pur privo di una qualifica e formazione idonea.

Cristina Genesin

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