Morto Antonio Celentano, padre della Jolly Pubblicità

L’ avvocato e imprenditore aveva 79 anni: si è spento nel sonno lunedì. Aveva creato la società e allestito i primi tabelloni in piazza Insurrezione

PADOVA. È morto serenamente, nel sonno, l'avvocato Antonio Celentano, padre della Jolly Pubblicità srl. Si è spento lunedì nella sua casa di Montecarlo, colpito da un improvviso arresto cardiaco. Aveva compiuto da poco 79 anni, lascia la moglie Marika e i figli Giovanni, Francesco e Carlo.

L’avvocato Celentano, originario di Foggia, era arrivato a Padova nel 1963 e qui aveva incontrato Vittorio Casella, insieme nell'avventura della Jolly Pubblicità si occupavano di vendere spazi e impianti pubblicitari.

I primi impianti sono ancora in piazza Insurrezione: orologi e plance pubblicitarie. Ma è la commessa della Actv (l'azienda comunale dei trasporti di Venezia) la grande svolta.

Nel '79 l'avvocato si trasferisce definitivamente nella città del Santo e la sua vocazione imprenditoriale inizia la scalata verso il successo: una collezione di commesse con la Clear Channel Italy, oggi nota come Clear Channel Outdoor, società leader nel mondo nell'Out-of-Home.

Attualmente la Clear Channel Italy rappresenta circa il 23% del mercato pubblicitario nazionale. Noti per aver introdotto un modello innovativo che sfodera un approccio locale in scala globale.

Tanto gli amici quanto i rivali ricordano l'intelligenza e il fiuto per gli affari «dell'Avvocato», com'era conosciuto da tutti. «Era una persona estremamente generosa e sensibile», racconta chi lo conosceva, «capace di gratificare i suoi collaboratori oltre ogni aspettativa. Di carattere mite e pacato, aveva il raro pregio di saper ascoltare, soprattutto chi lavorava con lui».

E così si era fatto una “nomea”: quella di prendere sempre la decisione giusta. Proverbiale anche la memoria di ferro: difficile - dicono i conoscenti -ricordarlo mentre alzava la voce perchè la sua filosofia era quella di conciliare, ma altrettanto impossibile che dimenticasse qualcosa. «Antonio Celentano»,continuano i dipendenti, «era un signore con la esse maiuscola». La famiglia ne ricorda soprattutto la tranquillità, mescolata al coraggio dei temerari: «un mix», confidano i figli, «che lo aveva aiutato anche a superare i problemi di salute che lo hanno colpito negli ultimi venti anni. Poi, da quando erano arrivati i nipotini (che adorava) aveva aggiunto una ragione di vita alla sua esistenza. Per noi è stato un esempio e una guida nel lavoro, ma anche una roccaforte e un modello di valori nella famiglia. Ci ha insegnato il coraggio e l'altruismo».

Il funerale di Celentano sarà celebrato a Padova ma la data è ancora da definire, in attesa del rientro della salma in Italia.

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