Muore dopo due anni di coma per una caduta dal motorino

Rosetta Danuti di Carpanedo di Albignasego vittima di un incidente stradale a Cartura I familiari costretti a rinviare il funerale, poco prima della celebrazione, per attendere il nulla osta
Di Cristina Salvato
PD 29/07/00 G.M. CARPANEDO QUALITA' DELLA VITA NEI PICCOLI COMUNI CHIESA DI CARPANEDO (SALMASO-RANZATO)
PD 29/07/00 G.M. CARPANEDO QUALITA' DELLA VITA NEI PICCOLI COMUNI CHIESA DI CARPANEDO (SALMASO-RANZATO)

ALBIGNASEGO. Dopo due anni di coma si è spenta venerdì 14 giugno Rosetta Danuti, 52 anni. La donna aveva avuto un incidente stradale a Cartura nell’aprile del 2011, durante il quale aveva sbattuto violentemente il capo a terra, cadendo dallo scooter. Da allora non si era più risvegliata. Il marito Loris Varotto e i figli Mirko, di 26 anni, e Luca di 22, tutti i giorni andavano a trovarla all’Opera immacolata concezione della Mandria: era in coma vegetativo, ma per tutto questo tempo i suoi familiari avevano sperato, fino a due mesi fa, quando un virus resistente agli antibiotici le ha intaccato il fisico debilitato dall’immobilità. Gli ultimi quindici giorni era ricoverata in ospedale, ma i medici non hanno potuto far nulla per salvarla. Le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate fino al blocco renale e respiratorio che l’hanno strappata all’affetto dei suoi cari.

Rosetta Danuti era una casalinga e viveva a Carpanedo con il marito Loris, noto fabbro in paese, e i due giovani figli. Il 2 aprile di due anni fa stava rincasando in sella al suo motorino, quando, poco dopo le 13.30, si è trovata a percorrere la provinciale 92, all’altezza della frazione di Cagnola di Cartura. La donna stava procedendo in direzione di Albignasego, dietro a un trattore. Non si capisce ancora, dopo due anni, cosa sia accaduto, perché le perizie sono tuttora in corso. «Mamma era prudente e aveva paura dei mezzi pesanti», racconta il figlio Mirko, «per cui, per noi, era dietro al trattore e una macchina l’ha toccata, facendole perdere l’equilibro e cadere a terra». Un’altra versione propende invece per un sorpasso della donna, durate il quale avrebbe urtato lo specchietto di una macchina. Sia come sia, Rosetta è caduta a terra battendo violentemente il capo. È stata anche sottoposta a un delicato intervento chirurgico, ma non si è mai svegliata. Ad aggiungere dolore ai familiari, lunedì scorso, con i funerali già fissati e pronti a essere celebrati, è arrivata la notizia che mancava il nulla osta da parte della Procura. «Siamo stati costretti a restare, mio fratello ed io, davanti la porta della chiesa a dire a tutti che i funerali erano stati posticipati». La cerimonia è stata fissata per martedì alle 16.30 nella chiesa di Carpanedo.

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