Muore schiacciato dalla motozappa

Tragedia a Saonara: Gino Nicoletto, 78 anni, stava lavorando nei suoi campi quando ha perso il controllo della fresatrice
DORO-FOTOPIRAN-SAONARA-MORTALE GINO NICOLETTO TOMBELLE
DORO-FOTOPIRAN-SAONARA-MORTALE GINO NICOLETTO TOMBELLE

SAONARA. Mentre sta lavorando nei suoi campi perde il controllo del motocoltivatore (motozappa) e la leva del cambio gli schiaccia il collo contro un albero, uccidendolo. Gino Nicoletto, settantotto anni, pensionato, è andato incontro a questa fine atroce verso le 15.30 di ieri, mentre si trovava in un terreno a poca distanza dalla sua abitazione, al civico 11 di via Isonzo, a Tombelle.

Tutto è avvenuto in pochi minuti: secondo le prime ricostruzioni dell’incidente, per cercare di fresare il terreno tra due alberi Gino Nicoletto ha innestato la marcia indietro del mezzo che stava adoperando, un vecchio modello di motocoltivatore. Il macchinario, del peso di circa tre quintali, è però sfuggito al suo controllo e lo ha investito, spingendolo contro uno dei due alberi.

Il dispositivo di sicurezza dello strumento ha bloccato le lame, ma il pomello del cambio ha schiacciato il collo dell’uomo con estrema violenza, soffocandolo.

Allertati dai vicini e dai parenti i soccorsi sono giunti velocemente, ma per Gino ormai non c’era più nulla da fare. Oltre all’ambulanza del Suem 118, in via Isonzo è atterrato anche l’elisoccorso; i sanitari hanno cercato per oltre mezz’ora di rianimare l’anziano, ma alla fine si sono dovuti arrendere. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e i Carabinieri di Legnaro, guidati dal comandante Giovanni Soldano. «Da lontano mio marito si è accorto che Gino si agitava, che era in difficoltà» racconta Fabiola, una nipote che abita accanto alla casa che il pensionato divideva con la moglie, il figlio e il nipote «Siamo corsi a precipizio ma lo abbiamo trovato che già respirava appena». Terminati gli accertamenti di rito, la salma è stata messa a disposizione della famiglia per il funerale. Anche il sindaco Walter Stefan si è recato dalla moglie e dai figli per esprimere il cordoglio di tutta la comunità.

Gino Nicoletto era molto conosciuto e stimato non solo a Tombelle, ma in tutta Saonara. La sua famiglia ieri sera si è chiusa in una comprensibile disperazione. Sposato con Maria Garofolin, Gino lascia il figlio Silvio, di 48 anni, la nuora Carmen e il ventenne nipote Edoardo, al quale lo legava un affetto profondo. «Stava facendo il suo ultimo giro nei campi, per oggi» racconta il figlio, fissando la foto dei suoi genitori scattata in un momento di gioia, le nozze d’oro celebrate da don Fabio Fioraso, parroco di Tombelle «Oltre al dolore c’è tanta rabbia per un destino terribile». Nicoletto aveva lavorato per lunghi anni in una lavanderia a San Gregorio, e una volta in pensione era rimasto un uomo attivo: oltre alla passione per l’orto, cantava nel coro di Tombelle. Due cagnoline, una dal pelo rosso e una bianca e nera, si aggirano smarrite tra il campo e il cortile della casa: sono Luna e Lella, le due inseparabili amiche a quattro zampe di Gino. Prima che la salma venga portata via, una di esse si avvicina al corpo del padrone e lo tocca col musetto: è il suo ultimo saluto.



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