Musicista famoso all’estero, precario in Italia

CAMPOSAMPIERO. Nuovo prestigioso riconoscimento per Gianni Giacomazzo, 50enne pianista e compositore nato a Camposampiero e residente a Santa Giustina in Colle: nei giorni scorsi ha vinto il Premio internazionale di composizione per i 6 storici organi di Mafra, cittadina del distretto di Lisbona. Gli organi sono nella Basilica del palazzo nazionale e risalgono ai primi dell’Ottocento. Dopo il restauro, iniziato nel ’98 e terminato nel 2010, lo Stato e il Comune portoghese hanno indetto un concorso internazionale biennale per ricostruire un repertorio di brani appositamente studiati o adattati per i sei organi, costruiti e progettati per suonare insieme. Giacomazzo, con la sua “Musikki Henki”, ha vinto il concorso andando così ad arricchire il suo già ricco palmarès di successi nazionali ed internazionali. Diplomato in pianoforte, musica corale e direzione di coro nell’87 al conservatorio Pollini di Padova, ha sempre continuato a perfezionarsi raggiungendo il diploma anche in composizione nel ’94, in didattica della musica nel 2002 e in musica elettronica nel 2010. Senza contare la laurea magistrale in musicologia e beni musicali a Padova (2012), i corsi di perfezionamento, i master, le pubblicazioni, le borse di studio e i premi conseguiti in questi anni. A 50 però, Giacomazzo, in Italia, è ancora un docente precario. «Quest’anno al conservatorio di Trieste, l’anno scorso a Bari, l’anno prima a Pescara. Sempre precario a 1.500 euro al mese. Ora vedremo dove mi manderanno il prossimo anno», commenta non senza un filo di rabbia il compositore appena premiato in Portogallo che nel suo curriculum vanta anche l’insegnamento di musica per l’Unione italiana ciechi di Padova con il metodo Braille. «Tutto ciò nel tentativo di raggiungere una sempre maggior conoscenza della materia, che è attualmente la mia ragion d’essere», conclude Gianni Giacomazzo.
(fra.z.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova