«Noi che facciamo pulizie non ci siamo mai fermati Se solo ci pagassero...»

A mettere in crisi tanti lavoratori con partita Iva c’è anche il fatto che i pagamenti, ora più che mai, tendono a subire ritardi. Le scadenze fiscali invece sono inflessibili e questo, quando gli importi si fanno impegnativi, è un problema non trascurabile. «Il mio settore tutto sommato è tra quelli “fortunati”», racconta Matteo Ceccon, titolare insieme al socio Martino Resente dell’impresa di pulizie “Cristallo Azzurro snc”. «Anche nel periodo del lockdown non abbiamo mai smesso di lavorare, non direi che abbiamo lavorato più del solito ma, con la necessità di tenere gli ambienti ben puliti, certamente non abbiamo perso nulla. Chi è riuscito ad attrezzarsi in breve tempo con certificazioni e macchinari per le sanificazioni, invece, in questo periodo sta lavorando anche più del solito, perché la richiesta è aumentata. Quanto alle tasse, sono sempre le stesse, impegnative ma né più né meno di altri anni: ora tra scadenze varie io e il mio socio dovremo pagare ottomila euro a testa».
La cifra è alta ma, se confrontata con il fatturato di un’impresa che sulla carta non ha subito alcun danno, è comunque abbordabile. Ciò di cui i calcoli “sulla carta” non tengono conto è che se pure l’impresa fattura, i pagamenti dei clienti non sempre sono puntuali. Succede così per tutti i lavoratori autonomi e il settore pulizie non fa eccezione: «Noi lavoriamo soprattutto con i condomini», continua Ceccon, «e alcuni amministratori sono molto precisi, altri ci dicono che purtroppo non riescono a pagare in tempo perché ci sono ritardi nel versamento delle quote da parte dei condomini. Vista la situazione difficile per molte famiglie non fatico a credere che sia vero, ma poi i ritardi si accumulano e così anche le scadenze. Purtroppo, vista la situazione, siamo stati costretti a chiedere una rateizzazione nei pagamenti. Nei prossimi mesi spero che le cose vadano migliorando». —
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