Non esiste più l'amministrazione di Andrea Buso

ARRIVA IL COMMISSARIO L’ormai ex sindaco Andrea Buso
SAONARA.
Tutto è andato secondo le previsioni: 12 consiglieri comunali su 16 hanno rassegnato le dimissioni nello stesso momento, privando il sindaco della fiducia. L'amministrazione di Andrea Buso ha cessato di esistere alle 8.30 di ieri.
La decadenza del Consiglio comunale e della giunta è stata immediatamente notificata alla Prefettura di Padova, che nelle prossime ore provvederà alla nomina di un commissario; nella primavera del 2012 gli abitanti di Saonara verranno quindi nuovamente chiamati alle urne, per la terza volta in appena sei anni. I consiglieri dimissionari sono per il Pdl Lisa Bado, Andrea Dian, Roberto De Marchi, Riccardo Meneghel, Damiano Stefan; per la Lega Nord Sergio Alibardi e Daniele Pagliarin; per «Saonara Insieme», lista del centrosinistra all'opposizione, Flavio Benetazzo, Elena Berto, Gianna Bovenga, Antonio Schiavon, Sara Spartà. I 12 si sono dati appuntamento ieri mattina nell'atrio del Municipio dove hanno trovato Andrea Buso, apparentemente tranquillo. L'ormai ex sindaco si lascerà andare alle emozioni solo più tardi, nel suo ufficio: «Sono sereno e mi sento anche sollevato, perché mi sono liberato di questa maggioranza - sbotta - anche se mi amareggia il modo in cui tutto è finito. Fino all'ultimo hanno chiesto che fossi io a dare le dimissioni, ma ho preferito che si prendessero le loro responsabilità, compresa quella di aver tradito il mandato degli elettori». Buso prende fiato, mentre sistema in una scatola foto e oggetti che stavano sulla sua scrivania. «Ho sempre svolto il mio compito con passione - riprende - ma sullo spirito di servizio ai cittadini oggi sono prevalse le ambizioni personali e le logiche dei gruppetti politici. Non posso accettarlo». «Il sindaco in questi anni ha portato avanti una gestione personalistica dell'amministrazione, senza riuscire a far squadra con il suo gruppo - dichiara Andrea Dian a nome dei consiglieri Pdl -. Ha compiuto le scelte più importanti senza alcuna condivisione, accantonando le questioni nelle quali qualcuno non fosse d'accordo con lui; siamo arrivati a uno stallo dell'amministrazione. Non aveva senso continuare così». Eletto per la prima volta nella primavera 2007, dichiarato poi ineleggibile e rieletto nel maggio 2008, il sindaco aveva già affrontato una grave crisi politica nel 2009, contrastato allora da 4 consiglieri.
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