«Non solo cinesi, controlleremo tutti»

Parla il responsabile della direzione provinciale del lavoro: «Faremo un monitoraggio continuo»

«Il risultato è più che positivo e fa capire che ci siamo mossi in maniera efficace». Roberto Parrella, responsabile della direzione provinciale del lavoro è più che soddisfatto dei controlli che hanno evidenziato che fra i commercianti cinesi uno su due è fuori regola. Un risultato ben superiore alle medie nazionali, dove la percentuale di attività con lavoratori in nero si attesta attorno al 35-40 per cento. Ci pensa il colonnello Giuliano Polito a ridimensionare il risultato. «Così a prima vista potrebbe sembrare che a Padova le attività gestite dai cinesi siano gestite peggio sotto il profilo della legalità che in altre parte d’Italia – spiega il comandante del reparto operativo provinciale – ma così non è. Le venti attività passate al setaccio (undici delle quali facevano lavorare persone senza un contratto) sono state oggetto di screening prima del maxi controllo». Come dire che carabinieri e ispettori sono andati a colpo sicuro.

E per non dare adito a ipotesi persecutorie Roberto Perrella ha precisato: «E’ vero che l’economia cinese presenta dei livelli di patologie che non si riscontrano in imprenditori di altre nazionalità – ha detto – ma per sgombrare il campo a equivoci è bene sottolineare che continueremo i controlli passando al setaccio tutti, indipendentemente dalla nazionalità». Perrella ha poi sottolineato che il lavoro nero è più presente in città che in provincia, dove è più presente l’elusione grazie a contratti camuffati.

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