Nuovo park, si fa avanti l’Aps

Il “pasticcio” di piazza Rabin: una proposta di Bentsik. E il vicesindaco rassicura 
MALFITANO - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - PIAZZA RABIN
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L’Aps Parcheggi, controllata al 99,99% dal Comune di Padova e allo 0,01% dal Comune di Vigonza, si candida alla gestione temporanea del nuovo parcheggio in piazza Rabin. «È triste constatare che dal 1 febbraio non sarà più disponibile un solo posto auto», osserva l’amministratore delegato Riccardo Bentsik, «questo perché sul lato di via Carducci inizieranno i lavori per la realizzazione di 220 posti che saranno gestiti dalla società Best In Parking, mentre su via 58° Fanteria sono già pronti, ma indisponibili, 230 posti perché la convenzione, firmata tra il Comune e la società che sta realizzando i lavori, prevede che siano fruibili solo al termine dell’intero intervento urbanistico programmato». A questo punto Aps Parcheggi ha spedito una lettera al Comune chiedendo di poter gestire, seppure temporaneamente, i posti auto già pronti. «A pagarne le conseguenze sarebbe anche il turismo religioso che porta i pellegrini alla basilica del Santo. Le corriere dovrebbero essere parcheggiate in mezzo alla strada ancora per un bel po’ di tempo. Una brutta immagine per Padova», conclude Bentsik.

«La convenzione non si tocca e i posti auto non verranno persi ma dobbiamo chiarire con gli investitori». Il vicesindaco Arturo Lorenzoni garantisce che nonostante il “pasticcio”, in piazza Rabin si troverà presto una soluzione. «Gestiremo con chiarezza le relazioni con gli investitori perché ci sono alcuni aspetti da definire», spiega Lorenzoni, «ma dovranno presentare un nuovo cronoprogramma dettagliato dei lavori, garantendo che il progetto verrà concluso entro i termini. Frontone compreso. Sicuramente però non rivedremo la convenzione, perché c’è un contratto che va rispettato, né verranno persi quei posti auto». Sul tema è tornato anche Nicola Rossi, presidente di Confesercenti: «Mi auguro che i privati e il Comune trovino una soluzione. Se passa troppo tempo senza il park si rischia di non recuperare più i clienti, e sarebbe una perdita enorme».

Felice Paduano

Luca Preziusi

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