Oggi supermercati aperti a parte la Coop «chiusa per scelta»

Oggi, 25 aprile, festa della Liberazione, quasi tutti aperti. Tra i pochi chiusi tutti i supermercati Coop, tra cui quello di via Zabarella, sulle cui vetrine è scritto «Chiusi per scelta». Chiusi, ma solo al pomeriggio, tanti punti vendita Alì. Specialmente quelli più piccoli. Aperto per i turisti il Sotto-Salone, ma chiuse le botteghe. Diversa la situazione per il prossimo mercoledì, Primo Maggio, festa dei Lavoratori. I supermercati sono quasi tutti chiusi. Chiuso anche il Sotto-Salone e i mercati delle piazze. Serrande abbassate in tutti gli Alì Market ed Alìper, nei Famila, in tanti Despar e Conad, ma resterà aperto, per tutta la giornata, il Pam di piazzetta Garzeria ed altri negozi del Gruppo Bastianello. Aperti anche l'Oviesse di largo Europa e l'Outlet Dolciario in piazza Garibaldi. All'Arcella ha annunciato l'apertura, per mezza giornata, il Despar in franchising davanti il cinema Astra. Aperto per tutta la giornata, l'ortofrutta, all'angolo tra via Aspetti ed il rondò Borgomagno, gestito dal bengalese Mohammed Helal. Come già hanno fatto per i giorni di Pasqua e Pasquetta, i sindacati del commercio, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl ed Uiltucs-Uil, invitano le commesse, le cassiere ed i magazzinieri a non andare a lavorare il Primo Maggio perché sono tutelate dalle sentenze, pronunciate, tre anni fa, dai tribunali di Trento e Rovereto, a cui si erano rivolte alcune commesse del Gruppo Despar, iscritte alla Uiltucs-Uil, dopo che erano state multate per non avere voluto lavorare durante un giorno festivo. «Stop al lavoro anche nelle feste comandate, sia civili che religiose» sottolinea Fabio Paternicò, della Uiltucs «Le commesse e le cassiere devono avere gli stessi diritti degli altri lavoratori. Infine un appello: sono 8 anni, dopo il Decreto Monti/Passera del 2011, che la Gdo può aprire h 24 dove e quando vuole. Il governo aveva il programma di approvare la nuova legge sulle aperture domenicali. Che fine ha fatto tale progetto trasversale? Il solito pasticciaccio con in prima fila le lobbies del commercio». —

F.PAD.

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