Outlet alla Belvest? Scatta la protesta dei 300 addetti

PIAZZOLA. I dipendenti della Belvest hanno sfilato in corteo fino al Comune per chiedere garanzie sul futuro dell’azienda, che ha chiesto la trasformazione da zona produttiva a commerciale del sito di via Corsica. Dopo un'assemblea sindacale, in più di 100 ieri sera si sono messi in marcia con le bandiere fino alla sala consiliare, dove era stata convocata la commissione territorio ambiente per discutere gli aspetti che stanno a cuore ai lavoratori. Presenti al corteo Barbara Schiavo ( Filctem Cgil) e Remo Rettore (Femca Cisl), che seguono i 300 dipendenti.
A novembre la questione era finita in consiglio comunale, che ha sospeso la variante su proposta del sindaco Enrico Zin. Il timore dei lavoratori è che ci sia il disegno di trasformare il sito da produttivo a commerciale, dove magari possa spuntare un outlet dell’alta moda che metta in crisi l’occupazione e l’impiego delle maestranze altamente specializzate.
L’azienda però rassicura e riferisce che si tratta di una potenzialità per diversificare un ambito. Niente di più.
«Ma se non cambia nulla che senso ha presentare la variante?» incalzano sindacati e lavoratori. Per l’azienda e per il rilancio del marchio hanno già dato molto: 50 posti di lavoro, 300 ore multiperiodali, 200 euro in meno in busta paga. E per contro ora si vedono una richiesta di trasformare il sito aziendale da produttivo a commerciale senza sapere con che prospettiva. «I lavoratori hanno già pagato abbastanza e non si può permettere che corrano altri rischi», hanno ribadito i sindacati. La Commissione, presieduta da Federico Bergamin, ha discusso a lungo i vari aspetti della vicenda con interventi dei tecnici, dei sindacati, dell'architetto e dell'avvocato dell'azienda.
A fianco dei lavoratori, anche i consiglieri di opposizione, che annunciano la loro contrarietà se la variante torna al vaglio del consiglio. La Belvest da mezzo secolo è un nome dell’alta moda grazie proprio alla tradizione sartoriale e all’abilità artigianale dei lavoratori impiegati. Una caratteristica che contraddistingue un marchio di qualità rimasto indiscusso. —
Paola Pilotto
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova