Padova, aumentano i negozi e niente tasse a chi riapre un locale chiuso

Bar e piccoli esercizi pubblici sono in crescita. Incentivi comunali anche con richiesta online
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PADOVA. Contro ogni pronostico, nei primi 8 mesi dell'anno hanno aperto a Padova 107 nuove attività tra bar, ristoranti e piccoli esercizi di vicinato. Da 3351 sono diventati 3458.

E da domani 15 settembre, gli imprenditori che vorranno “approfittare” degli incentivi comunali previsti dall'amministrazione Giordani per le nuove aperture, potranno presentare la propria candidatura online. Chi ha aperto dal 1 gennaio 2018, oppure lo farà entro la fine dell'anno, un'attività in spazi chiusi da almeno 365 giorni con una superficie fino a 500 mq, non pagherà le tasse comunali (Tari, Cosap e imposta pubblicità), ottenendo un contributo di massimo 5mila euro (praticamente il rimborso del tributo).

Al beneficio - ribattezzato "Riapriamo con tè!" - potranno accedere le attività commerciali, di somministrazione di cibo e bevande, le agenzie professionali (affari, viaggi, immobiliari) e le botteghe artigianali, mentre saranno esclusi (perché ritenute estranee alle finalità dell'iniziativa, ovvero la riqualificazione di vie e piazze) gli esercizi di compro oro, money transfer, massaggi, phone center, sale giochi e scommesse, e in generale quanti ospitano apparecchi che consentano vincite in denaro.

Tra i fattori di esclusione anche lo stato di fallimento, la liquidazione controllata, il concordato preventivo, nonché la morosità con il municipio, l'avvenuta deroga regolamentare e la violazione delle legge antimafia.

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