«Padova capitale gourmet La Pazientina? Capolavoro»

Dal venerdì a domenica arriva in Fiera Golosaria: un grande evento tutto da assaggiare, che fa tappa a Padova quest’anno per la prima volta. L’ideatore è il giornalista enogastronomico Paolo Massobrio (autore del best seller “il Golosario, guida alle mille e più cose buone d’Italia”), che dopo molti anni nel mondo della carta stampata ha deciso di andare oltre il racconto e di iniziare a raccogliere le sue conoscenze anche mettendole in mostra. Così nasce Golosaria, una fiera del gusto dove scoprire, discutere e, soprattutto, assaggiare. Con Padova, Massobrio ha una storia d’amore di vecchia data, che ha raccontato insieme a qualche curiosità sull’evento.
Massobrio, lei accenna spesso al fatto che la sua carriera è nata qui. Come?
«Sono passati una trentina d’anni, avevo appena iniziato a scrivere. Sotto casa mia, ad Alessandria, c’era una piccola cioccolateria: lì incontrai per la prima volta Giorgio Onesti, che era già un grande intenditore. Non lo ricorda quasi nessuno, ma ha avuto un ruolo importantissimo per l’enogastronomia italiana: provava prodotti, li selezionava e quando ne trovava uno buono ne faceva fare tanti, per portarli negli alimentari. Quel giorno mi disse “vieni a trovarmi ad Abano”. E ci andai. Mi portò a far la spesa da Franchin, dove mi fece comprare una quantità di cose che non conoscevo. Onesti ebbe per primo l’intuizione che gli alimentari come li conoscevamo all’epoca sarebbero stati sopraffatti dalle grandi catene, e li trasformò in quelle che a me piace definire Boutique del Gusto».
È per questo che ha deciso di tornare?
«Anche, ma non solo. Da anni presento il Golosario, e a un certo punto mi sono reso conto che una fetta importante di recensioni riguardava il Veneto. Così ho capito che la guida andava presentata qui. Dopo l’esperimento dello scorso anno, a Bassano, ho deciso di venire a Padova, che nel campo dell’enogastronomia è una delle realtà più dinamiche d’Italia. Ha molti primati, che meritano di essere valorizzati».
Per esempio?
«A Padova c’è il vino con il migliore rapporto qualità prezzo: quello dei Colli. A Padova c’è l’unica scuola di formazione in Europa per diventare Mastri birrai: è alla scuola Dieffe, che porterò anche a Milano. Padova, poi, è la città italiana con la più importante storia e presenza di pasticcerie. Sono più di quaranta quelle che hanno codificato una tradizione unica in Italia, e tra i tanti dolci tipici c’è la Pazientina. Un capolavoro».
Senta, ma a Golosaria cosa si mangia?
«Tutto: si mangia e si beve. Sicuramente è un buon posto per gli amanti della pizza, soprattutto quella gourmet, fatta con lievito madre e ingredienti di ottima qualità. Sa che è nata a Padova? Precisamente a Vighizzolo d’Este, dove c’è il Molino Quaglia, che ha avviato anche l’Università della Pizza. Tra gli allievi ci sono stati i gestori della Forcellini172, tra i primi a inserirle nel menù. Poi c’è il pesce di Fiorital, l’unico posto in Italia dove si mangia pesce da tutto il mondo. Ed è padovano. Ci sono i dolci della pasticceria Giotto e c’è anche il caffè. Dopo lunga ricerca, ho trovato una torrefazione con cui collaborare: la padovana Diemme».
La domanda, a questo punto, è d’obbligo: lei ama di più dolce o salato?
«Salato, sempre».
Piatto preferito?
«Oca. Se la batte con gli gnocchi, ma il migliore è l’oca».
Allora a Padova le va proprio bene...
«Direi. Qui c’è anche l’oca Latte e Miele, inventata dai fratelli Littamè. Per chi non la conosce è una storia tutta da leggere, e un piatto assolutamente da provare».
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