Padova, duemila in chiesa per Luca Terrin: «Addio gigante buono»

In tantissimi hanno voluto partecipare al funerale del figlio del presidente della Croce Verde ed ex comandante dei vigili urbani, che è morto a 35 anni a causa di un tumore
BARSOTTI - FUNERALE LUCA TERRIN
BARSOTTI - FUNERALE LUCA TERRIN

PADOVA. Duemila persone hanno voluto dare l’ultimo saluto a Luca Terrin - figlio del presidente della Croce Verde ed ex comandante dei vigili urbani, Lucio - laureato in ingegneria e morto ad appena 35 anni dopo un’improvvisa e gravissima malattia durata 49 giorni. La cerimonia funebre è stata concelebrata nella chiesa di San Pio X, in via Grassi, da dieci sacerdoti e dal parroco, don Giuseppe Garbin, amico da anni della famiglia Terrin, che ha letto dal pulpito anche il messaggio di condoglianze inviato dal vescovo Antonio Mattiazzo.

Dentro e fuori la chiesa una valanga di attivisti della Protezione Civile, della Croce Verde, tanti vigili ancora in servizio o già in pensione. Tra i tanti Aldo Zanetti, Ennio Carbone, Vincenzo Dovere e Claudio Cagnin. Presenti anche il sindaco Ivo Rossi, gli assessori Marco Carrai, Claudio Piron e Andrea Micalizzi, gli ex parlamentari Paola Giaretta e Maurizio Saia, Cino Cecchini, Antonio Conte, Lorenzo Panizzolo, Armandino Stoppa, D’Emanuele Scarparo, il preside Alberto Danieli, il vice-prefetto Alessandro Sallusto e, naturalmente, tanti giovani che avevano conosciuto Luca in parrocchia.

Dietro la bara, in noce chiaro, sormontata da una corona di rose bianche, il papà Lucio, con la moglie Rosa, la sorella Simonetta e la fidanzata Carla. Struggente l’omelia di don Giuseppe. «Addio gigante buono», ha detto il parroco. «Sei andato via per sempre, ma tu vivrai per l’eternità nel regno dei cieli».

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